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Maltempo: Giani firma lo stato di emergenza regionale per le aree colpite

Sei province coinvolte. L’assessora Monni a Campiglia dove il Cornia rompe argini

di Redazione
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Il presidente Eugenio Giani ha firmato lo stato di emergenza regionale e l’assessore regionale alla Protezione civile Monia Monni è andata a Campiglia Marittima, una delle zone più colpite dal forte temporale che si é abbattuto stanotte sulla Toscana, estendendosi dalle zone occidentali della Toscana verso l’interno.

Giani, nel firmare lo stato di emergenza regionale, che riguarda le province di Livorno, Pisa, Siena, Grosseto, Pistoia e Città metropolitana, ha sottolineato che sono 3 gli eventi climatici avvenuti a distanza di breve tempo che hanno colpito la Toscana spingendolo a chiedere prima lo stato di emergenza regionale e contestualmente quello nazionale: “Il riconoscimento di un insieme di stato di calamità nazionale – ha spiegato il presidentee dunque risorse adeguate per affrontare queste emergenze, sarebbe da parte del Governo oggettivamente giusto ed equo”.

“C’è la necessità – ha aggiunto Giani – di cambiare approccio di fronte alle nuove modalità degli eventi piovosi: cambiamenti climatici determinano la necessità di mutare prospettiva, cambiano le modalità delle precipitazioni piovose con, spesso, bombe d’acqua che determinano un afflusso così forte e veloce che genera i danni che conosciamo”.

E per tornare allo stato di emergenza regionale, Giani ha spiegato che lo stato di sofferenza è concentrato su tre aree in particolare: bassa provincia livornese con Campiglia Marittima, Sasseta fino a San Vincenzo; la Valdelsa, Certaldo  e Castelfiorentino; Siena con Sovicille, 6 persone evacuate a San Gimignano e danni a Badesse a Monterriggioni. Giani ha sottolineato anche l’allagamento della stazione di Siena e del parcheggio dell’ospedale delle Scotte, strade provinciali chiuse in virtù dell’esondazione del torrente Cornia.

Per quanto riguarda i fatti di stanotte, uno dei territori più colpiti  è stato quello di Campiglia Marittima, in provincia Livorno,, dove il fiume Cornia ha rotto gli argini superando il livello massimo storico di oltre 8 metri, ma allagamenti importanti si sono verificati nell’empolese valdelsa, nel senese, in particolare nella città di Siena e in provincia di Pisa, nelle zone già colpite dall’alluvione del 23 settembre. Risultano segnalazioni di frane e smottamenti nel pistoiese.

Sempre in provincia di Siena, l’Ombrone a Buonconvento ha raggiunto il secondo livello di guardia. E’ transitata la piena dell’Arbia a Monteroni, dell’Elsa a Ponte a Elsa e dell’Era a Capannoli, del Cecina  a Cecina. Il Bisenzio e l’Ombrone pistoiese sono attualmente in diminuzione al primo livello, mentre l’Arno è rimasto sotto i livelli di riferimento.

Il presidente Giani, per monitorare l’emergenza in atto, si era riunito stamani all’alba con l’assessore Monni in unità di crisi con i Comuni coinvolti.

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