Sempre particolarmente attivi sul territorio della provincia di Grosseto, i comparti di specialità dell’Arma dei Carabinieri hanno proseguito un’intensa attività di controllo, in ambiti diversi che costituiscono obiettivo primario per ciascun reparto.
Le attività spaziano, ad esempio, dalle verifiche alle rivendite alimentari e agli esercizi di ristorazione, prerogativa del Nucleo antisofisticazioni e sanità, con sede a Livorno e competente anche per Grosseto, ai controlli ai cantieri e alle attività commerciali in genere, per gli aspetti che riguardano la tutela della salute sui luoghi di lavoro, oltre al rispetto della normativa giuslavoristica in ottica di tutela al lavoratore: questi ultimi ambiti costituiscono invece area di competenza principale dei Nuclei Ispettorato del Lavoro, inseriti nelle Direzioni territoriali del Lavoro e presenti in ogni provincia con un Nucleo Carabinieri.
Negli ultimi giorni, i Carabinieri del Nas hanno ispezionato un supermercato di Grosseto, riscontrando la presenza di sporco diffuso nelle aree dedicate allo stoccaggio di generi alimentari, nonché la presenza di un cantiere edile che, non opportunamente delimitato e separato dalla zona alimentare, poteva provocare contaminazioni delle derrate con le polveri della lavorazione edile. Per questo, l’attività è stata inibita, per il tempo necessario al ripristino di condizioni igienico-sanitarie ottimali, e la proprietà multata in via amministrativa.
Stessa sorte è capitata ad un bar del centro di Grosseto e ad una rivendita alimentare di Follonica, che sono state multate in via amministrativa per aver detenuto, per la vendita o la somministrazione al pubblico, alimenti congelati privi di qualsiasi indicazione di provenienza e tracciabilità. Gli alimenti sono stati sequestrati. La sanzione prevista in questi casi è stata di 1500 euro.
Sul versante Ispettorato del Lavoro, il Nucleo Carabinieri ha di recente effettuato un’ispezione in un bar-ristorante, dove il titolare aveva impiegato, su quattro dipendenti, uno in nero, quindi privo di regolare contratto di lavoro. Tale situazione, ovvero l’impiego irregolare del 25% della forza lavoro in relazione a quella presente al momento del controllo, ha fatto scattare la temporanea sospensione dell’attività e l’irrogazione di sanzioni amministrative, per un totale di circa 2500 euro.