Il Questore di Grosseto ha ricevuto, nei giorni scorsi, una lettera di ringraziamento da parte di due coniugi fiorentini, che hanno voluto sottolineare il coraggio di un agente della Polizia di Stato per averli salvati in mare aperto nella costa grossetana, per la sua tempestività nel capire subito lo stato di grave pericolo in cui versavano e, soprattutto, per la capacità e perizia con cui ha prestato loro soccorso.
I due hanno, infatti, raccontato che, in un pomeriggio di agosto scorso, mentre si trovavano in vacanza con la propria imbarcazione ormeggiata nel tratto di mare di fronte alle Formiche, situato tra Castiglione della Pescaia e l’Isola del Giglio, nel corso di una nuotata sono stati colti di sorpresa da una forte corrente che in pochi minuti li ha sospinti in mare aperto, in direzione dell’Isola del Giglio.
La donna si era tuffata in mare per prima per fare il bagno e, dopo pochi minuti, era stata sopraffatta dalla forte corrente che, progressivamente, l’aveva trascinata lontano dalla propria barca. Il marito, dopo qualche minuto, accortosi delle difficoltà della moglie, si lanciava in mare nuotando con un salvagente arancione in direzione della donna, venendo però anche lui risucchiato dalla corrente.
Il caso ha voluto che, proprio nello stesso tratto di mare si trovasse, a bordo del proprio cabinato a motore ormeggiato in acqua, il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giuseppe Spina, della Questura di Grosseto, libero dal servizio, insieme ad alcuni suoi ospiti.
L’attenzione del poliziotto è stata immediatamente attirata dalla concitazione dei movimenti della donna che, in modo del tutto anomalo, in pochi minuti si era notevolmente allontanata dalla propria barca verso il mare aperto. Consapevole che in quell’area marina le correnti sono tanto forti quanto imprevedibili tanto da trarre in inganno i bagnanti che vi si avventurano, il Sostituto Commissario in pochi istanti si rendeva conto della situazione di pericolo in cui versavano sia la donna, sia l’uomo che stava tentando di prestarle soccorso. Comprendendo che non c’era molto tempo da perdere, l’agente della Polizia di Stato, munitosi di una corda di grosse dimensioni, calava velocemente in mare il proprio “tender” a motore e riusciva a raggiungere in mare aperto la coppia allo stremo delle forze.
Il poliziotto di Grosseto, assicuratosi che, per quanto esausti e affaticati, i due malcapitati fossero coscienti, lanciava loro un capo della corda in suo possesso riuscendo a metterli in salvo trainandoli controcorrente per un quarto d’ora circa, dopodiché li aiutava a risalire a bordo della loro imbarcazione. Dopo aver messo le due persone in sicurezza, gli forniva piena assistenza, avendo tra l’altro frequentato, nell’ambito della Polizia di Stato, corsi di specializzazione per la gestione del primo soccorso, e li assisteva fin tanto che le loro condizioni si erano rivelate soddisfacenti.
Il Questore, dopo aver evidenziato che tutti gli agenti di Polizia, proprio in questa stagione di massimo afflusso turistico, sono stati sensibilizzati ad effettuare un sempre più attento e costante monitoraggio dei luoghi maggiormente frequentati dai vacanzieri e dai residenti, in merito alla disavventura a lieto fine accaduta ai due turisti fiorentini, ha voluto esprimere parole di elogio al Sostituto Commissario, agente peraltro molto esperto di mare, a testimoniare che lo spirito di servizio che contraddistingue gli appartenenti della Polizia di Stato è costantemente volto alla tutela e alla sicurezza della cittadinanza, anche se lontani dal lavoro quotidiano e liberi dal servizio.