In provincia di Grosseto si segnala il secondo caso di vaiolo delle scimmie.
Il paziente non è ricoverato perché, data la forma lieve della malattia, sta seguendo, al proprio domicilio le indicazioni che sono state fornite dal Dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana sud est da attuarsi fino a completa guarigione. Nei giorni scorsi l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria globale per il vaiolo delle scimmie. In Italia ad oggi i casi accertati sono 426, di cui 12 in Toscana.
“La situazione non è preoccupante anche se l’attenzione è alta – spiega la dottoressa Cesira Nencioni, direttrice del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Misericordia di Grosseto –, questo perché si tratta di una malattia che ha generalmente una evoluzione benigna e che si trasmette solo con contatti molto stretti, tra le persone come i rapporti sessuali, in famiglia o grandi assembramenti. La trasmissione avviene, infatti, con i fluidi corporei attraverso le vescicole, ma anche per via area se i contatti sono strettissimi. I sintomi sono le eruzioni cutenee e in alcuni casi febbre, mal di schiena, linfonodi ingrossati, dolori muscolari e mal di testa. Il consiglio, se si hanno dei dubbi, è quello di rivolgersi immediatamente al proprio medico, soprattutto per chi è stato in Paesi dove sono stati riscontrati dei focolai, e segnalare ogni sintomo”.