Sabato 5 marzo, in serata, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Grosseto hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto un cittadino italiano in quanto nei suoi confronti sono emersi gravi indizi di colpevolezza in merito a tre rapine commesse con l’uso di una pistola, rivelatasi essere poi una fedele riproduzione di una vera, e ad un furto in abitazione commessi negli ultimi giorni.
La prima rapina è stata commessa nel pomeriggio del 4 marzo in un negozio di frutta e verdura situato in via dei Mille a Grosseto. Nell’occasione, una persona, che indossava un cappello di lana di colore scuro, una mascherina sul volto, un piumino di colore scuro, ha minacciato la titolare con una pistola e le ha rubato la somma di 60 euro, parte dalla cassa e parte dalla borsa. Dopo aver preso il denaro, l’uomo è uscito dal negozio e si è allontanato in sella ad una bicicletta da passeggio.
La seconda rapina è stata commessa poco dopo presso l’edicola di via Mascagni, a Grosseto, da un uomo vestito nello stesso modo della persona che aveva rapinato il negozio di frutta e verdura di via dei Mille e con le stesse caratteristiche fisiche. Nella circostanza, sotto la minaccia di una pistola, ha sottratto alla titolare la somma di circa 170 euro, parte dalla cassa e parte dalla borsa, allontanandosi in sella ad una bicicletta da passeggio.
La terza rapina è stata commessa nella notte al ristorante Las Palmas, in via Garibaldi a Grosseto. Nella circostanza un uomo è arrivato con una bicicletta; lo stesso, che indossava un berrettino sul capo ed un giubbetto di colore blu, senza mascherina, dopo essere entrato nel locale, ha estratto una pistola dall’interno del giubbino. La ragazza presente al bancone si è allontanata, notando poi che l’uomo aveva rubato parte dell’incasso per circa 80/90 euro, dandosi poi alla fuga.
Il furto è stato invece commesso nel pomeriggio del 5 marzo, all’interno della canonica della parrocchia del Cottolengo, a Grosseto. Nella circostanza era stato rubato il portafoglio di un sacerdote e l’autore del furto, vistosi scoperto, ha riconsegnato quanto sottratto dandosi poi alla fuga.
Le attività investigative svolte dalla locale Squadra Mobile hanno consentito di individuare un uomo sospettato di essere l’autore dei fatti e che è stato trovato in possesso sia di una pistola, che risultava essere una fedele riproduzione di una vera, sia di capi di abbigliamento, sia di una bicicletta corrispondenti a quelli utilizzati dall’autore delle rapine ed in alcune circostanze ripresi da immagini di videosorveglianza.
In relazione a quanto appurato la persona è stata sottoposta a fermo d’indiziato di delitto e rinchiuso in carcere di Livorno in attesa dell’udienza di convalida.
Nella fase in cui pende il procedimento penale (fase delle indagini preliminari) l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.