Ennesima notte intensa quella che hanno vissuto i Carabinieri della Compagnia di Follonica, ai quali sono arrivati numerose chiamate per una serie di aggressioni in pieno centro.
La situazione più grave ha riguardato un gruppo di ragazzi, che, con una scusa banale, hanno aggredito due giovani del posto colpendoli con dei caschi da moto. Immediato è stato l’intervento del personale del 118, che ha subito sottoposto a cure mediche i due malcapitati, colpiti alla testa ed al volto senza un apparente motivo.
Subito è partita la ricerca da parte delle pattuglie in zona, il cui intervento è stato poi provvidenziale. L’azione prevaricatrice degli aggressori ha inoltre provocato la reazione delle tante persone che a quell’ora affollavano le strade.
Giusto il tempo di sequestrare i caschi, trovati dai Carabinieri a poca distanza dal luogo dei fatti, che si è resa necessaria un’azione energica per prelevare uno degli aggressori che, nel frattempo, circondato dalla folla che cercava di linciarlo, si era nascosto in un negozio del luogo.
Il ragazzo, con l’ausilio degli steward incaricati dal Comune e grazie alla presenza di alcuni Carabinieri liberi dal servizio, è stato prelevato con molta fatica dalla pattuglia dei Carabinieri, per poi essere accompagnato nella caserma di via Pietro Nenni.
Pochi minuti ed un’altra chiamata ha segnalato la presenza di un altro aggressore che cercava di dileguarsi sempre per le vie del centro. In poco tempo il ragazzo è stato anch’egli circondato dalla folla e tra spintonamenti, colpi ed urla, i Carabinieri, con estrema difficoltà e con la collaborazione degli steward e di altri militari liberi dal servizio, sono riusciti ad evitare il peggio.
I due responsabili dell’aggressione, entrambi minorenni, originari del Marocco, ma residenti nella provincia di Firenze, sono stati denunciati per lesioni aggravate ed uno dei due si trova ancora all’ospedale di Grosseto in osservazione. Si attende comunque nelle prossime ore l’esito della visita medica a cui sarà sottoposta una delle vittime, che potrebbe complicare la posizione di entrambi gli indagati.
Per ora devono rispondere del reato di lesione aggravata. Ulteriori accertamenti sono in corso da parte dei militari.