Nonostante la curva dei contagi da Covid sia in discesa e le misure restrittive si affievoliscano con il passare dei mesi, non si ferma l’attività di controllo dei Carabinieri alle attività commerciali, che, come previsto dalla normativa tuttora vigente, sono tenute ad osservare le regole base per prevenire il contagio.
In particolare, negli ultimi giorni il Nucleo antisofisticazioni e sanità di Livorno ha effettuato un controllo ad un’attività intestata ad un cittadino di nazionalità cinese, residente a Bologna, titolare di una ditta a cui fanno riferimento alcuni punti vendita di bricolage nella provincia di Grosseto.
L’attività ha fatto emergere che il negozio ispezionato aveva messo in vendita dei dispositivi medici, in particolare i pulsossimetri-saturimetri da dito, strumenti che con il covid sono diventati sempre più costoso e ricercati, le cui caratteristiche tecniche erano rispondenti alla normativa cinese, non armonizzata con quella europea. Una partita di dispositivi importante, quella rilevata dai Carabinieri del Nas: circa 1200 dispositivi, per un valore di circa 70mila euro. Il titolare della ditta è stato denunciato in stato di libertà.