Era il 10 settembre 2020 quando i Carabinieri della Stazione di Monterotondo Marittimo erano venuti a conoscenza che un anziano uomo invalido, di 78 anni, era da tempo vittima di maltrattamenti in casa.
Acquisita la notizia, i militari si sono attivati raccogliendo riscontri documentali e testimonianze di persone a lui vicine, che confermavano la presenza di segni di violenza sul corpo dell’anziano. Di concerto con la Procura della Repubblica di Grosseto, grazie a microspie e telecamere i Carabinieri hanno accertato un quadro sconcertante di violenze fisiche e vessazioni psicologiche, commesse sistematicamente da una parente del malcapitato che avrebbe dovuto badare all’anziano. Tanti gli episodi documentati: colpi vibrati con scope, un mattarello, bottiglie, oltre a pugni alla testa, schiaffi, minacce con un coltello, senza contare le continue parole di offesa verso una persona completamente inerme a causa del suo stato psicofisico. L’uomo, non essendo più in grado di esprimersi, non poteva riferire le sofferenze che quasi quotidianamente subiva. Una situazione insostenibile a cui è stato posto fine: nei confronti della donna infatti l’autorità giudiziaria, a fronte del quadro probatorio raccolto dai Carabinieri, ha emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’anziano, che adesso è stato affidato ai servizi sociali del comune.