Questa mattina, all’alba, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Grosseto hanno eseguito, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Napoli e Potenza, due ordinanze di custodia cautelare in carcere e due ordinanze degli arresti domiciliari emesse dal Gip del locale Tribunale nei confronti di due cittadini dominicani di 51 e 28 anni, residenti in provincia di Grosseto (arresti domiciliari), di un cittadino italiano di 33 anni, residente in provincia di Grosseto (custodia in carcere), di un cittadino italiano di 37 anni, residente in provincia di Napoli (custodia in carcere), in quanto indagati per reati inerenti all’illecito acquisto/detenzione di droga.
Sono ancora ricercati due cittadini venezuelani ed un cittadino italiano, anch’essi destinatari della misura cautelare della custodia in carcere.
L’ordinanza cautelare è stata emessa al termine delle indagini avviate dalla Squadra Mobile della Questura di Grosseto, con il raccordo investigativo della Direzione centrale dei servizi antidroga e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, a seguito dell’omicidio e del tentato omicidio avvenuti lo scorso 23 dicembre in via della Pace, a Grosseto.
Quella sera, gli agenti della Questura di Grosseto (Squadra Volante, Squadra Mobile e Polizia Scientifica) sono intervenuti a Grosseto, in via della Pace 203, dove alcuni cittadini avevano segnalato dei colpi di arma da fuoco all’interno dello stabile situato nella via.
Pochi minuti dopo, presso la centrale operativa, sono giunte segnalazioni da parte della Polizia Municipale di Grosseto e dei Vigili del Fuoco che, sempre nei pressi di via della Pace, c’era stato un incidente e che le persone coinvolte erano rimaste ferite. Sul posto, i poliziotti hanno appurato immediatamente con un primo sopralluogo che all’interno di una vettura Mercedes, modello “Clc”, al lato del guidatore, c’era una persona di colore priva di coscienza, che risultava essere stata colpita da spari. Inoltre, da un primo controllo visivo all’interno dell’abitacolo della vettura, gli agenti hanno notato la presenza di un’arma, risultata poi essere una “scacciacani”, di un mazzo di soldi (in parte falsi) e di alcuni telefoni cellulari. Il ferito, che successivamente è stato identificato in un cittadino senegalese di 34 anni, all’arrivo dei sanitari, è risultato essere in gravissime condizioni di salute poiché uno dei proiettili lo aveva colpito alla testa; lo stesso è deceduto poi all’ospedale di Siena.
Inoltre, i sanitari del 118 hanno accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Misericordia di Grosseto un altro cittadino senegalese di 41 anni, rimasto ferito all’altezza del collo a causa di un colpo d’arma da fuoco.
L’immediata attività investigativa della Squadra Mobile ha consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un cittadino dominicano di 29 anni, in ordine all’omicidio ed al tentato omicidio; fatti verificatisi nel corso di una compravendita di un ingente quantitativo di cocaina (accertato poi essere di 2,200 chili), durante la quale le vittime si erano impossessate della droga, venendo poi inseguiti dall’omicida che esplodeva numerosi colpi d’arma da fuoco nei loro confronti. Il 26 dicembre scorso. il cittadino dominicano, dopo essere stato rintracciato mentre tentava di arrivare al confine con la Francia, con il proposito di recarsi poi in Spagna, è stato sottoposto a fermo da parte della Squadra Mobile a seguito di decreto emesso dalla locale Procura della Repubblica; il 2 gennaio scorso, la locale Squadra Mobile ha sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere il cittadino senegalese dei 41 anni, che era rimasto ferito a seguito dei fatti accaduti in via della Pace.
La complessiva attività svolta ha permesso di arrestare gli altri uomini, complici del cittadino senegalese deceduto e del ferito, coinvolti nella compravendita di droga finita tragicamente.
Nel mese di marzo scorso, infatti, sono stati arrestati l’intermediario dell’illecita compravendita di droga, ossia un cittadino senegalese di 39 anni, conosciuto con il soprannome di “Bamba”, che aveva contrattato con il cittadino dominicano sottoposto a fermo la cessione dell’ingente quantitativo di cocaina nel corso della quale si è verificato l’omicidio ed il tentato omicidio, nonché un cittadino italiano di origine colombiana di 30 anni, proprietario della Mercedes utilizzata dalle vittime dell’omicidio e del tentato omicidio.
Successivamente, a seguito di emissione di mandato d’arresto europeo, in relazione alle attività di ricerca svolte dalla Squadra Mobile di Grosseto con la collaborazione del Servizio della cooperazione internazionale, un altro uomo senegalese di 36 anni, non rintracciato il 31 marzo scorso, è stato arrestato il 29 agosto scorso a Lisbona, in Portogallo, e successivamente consegnato alle autorità italiane l’11 settembre; all’aeroporto di Fiumicino gli agenti della Polizia di frontiera e della Squadra Mobile di Grosseto hanno provveduto a dare esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Dalle ulteriori attività investigative svolte, al termine delle quali sono state emesse le ordinanze di misure cautelari eseguite oggi, è emerso che la droga oggetto della compravendita, da cui è poi scaturita la sparatoria che ha portato all’omicidio e al tentato omicidio dei due cittadini senegalesi, risulta essere solo una parte di quella arrivata direttamente a Grosseto dalla Colombia nel periodo novembre/dicembre 2019 e consegnata all’autore dell’omicidio, che nell’attività operava in società con un cittadino italiano di 33 anni, residente in provincia di Grosseto.
Infatti, nel suddetto periodo sono arrivati a Grosseto circa 5 chili di cocaina pura, in gran parte liquida, per il tramite di corrieri, alcuni dei quali arrivati all’aeroporto di Fiumicino. In particolare, è emerso chiaramente il ruolo di due cittadini venezuelani di 25 e 49 anni; il primo dei due risulta essere il supervisore per conto di alcuni colombiani della regolarità delle compravendite di cocaina; lo stesso, peraltro, è stato presente a Grosseto nel giorno dell’omicidio e nei giorni immediatamente precedenti e successivi al fatto, alloggiando in alcuni alberghi in città; il secondo, oltre ad aver portato parte della droga all’autore dell’omicidio, trasformava, attraverso un processo chimico, la cocaina liquida in polvere proprio all’interno dell’appartamento di via della Pace 203 a Grosseto, dove sono avvenuti i fatti che poi hanno portato all’omicidio ed al tentato omicidio.
È inoltre emerso che, dopo essere stata tagliata, una parte consistente della cocaina (pari a 4 chili), è stata ceduta, grazie all’intermediazione un cittadino italiano di 33 anni residente in provincia di Grosseto, già indagato per favoreggiamento della fuga dell’autore dell’omicidio, a persone italiane residenti in Campania ed in Basilicata, individuandosi come base logistica dell’intera operazione il Comune di Grosseto.
Sono emerse, inoltre, responsabilità in ordine ad un’attività di spaccio al minuto di cocaina nei confronti di due cittadini dominicani di 51 anni e di 28 anni, residenti in provincia di Grosseto; il ragazzo di 28 anni era anche già stato indagato per favoreggiamento della fuga dell’autore dell’omicidio e arrestato in flagranza di reato da parte della locale Squadra Mobile nel mese di maggio scorso, in quanto trovato in possesso di 32,75 grammi di cocaina.
Nel corso delle indagini sono state complessivamente arrestate per vario titolo 9 persone e sono stati complessivamente sequestrati 90,55 grammi di cocaina. Attualmente sono ancora ricercate 3 persone per l’esecuzione di provvedimento restrittivo.