“Siamo impegnati, oggi più che mai, a tutelare l’economia legale“.
Con queste parole, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Cesare Antuofermo ha sintetizzato l’operato delle Fiamme gialle grossetane in questo delicato periodo di emergenza sanitaria e di crisi economica.
“Come era prevedibile, anche gli imprenditori e i commercianti hanno manifestato una certa insoddisfazione per i provvedimenti varati ultimamente dal Governo per contrastare la pandemia – ha spiegato il Comandante -. A questo proposito, abbiamo incrementato i nostri controlli proprio per scongiurare fenomeni illeciti di tipo fiscale ed economico. Bisogna sottolineare che chi rispetta le regole non ha nulla da temere da queste ispezioni. Al momento la Guardia di Finanza focalizza la sua attenzione su chi sta sfruttando questo periodo di difficoltà economica per sostenere in modo illegale le imprese. Fortunatamente, per ora non ci sono stati episodi di usura in provincia di Grosseto, ma invitiamo chi subisce questi reati a rivolgersi immediatamente alle nostre caserme e ai nostri militari”.
“I nostri controlli fiscali sono stati rimodulati a causa del difficile periodo che stiamo vivendo in seguito alla pandemia – ha continuato Antuofermo -. Dobbiamo segnalare che ci sono state operazioni di questo tipo nei confronti di due associazioni che si definivano ‘sportive’, una a Grosseto una nella zona nord della provincia, ma che in realtà erano delle vere e proprie attività commerciali, nella fattispecie palestre. Per questo motivo, avrebbero dovuto comportarsi come tali a livello giuridico, aprendo una partita Iva e rispettando le regole. Inoltre, dall’inizio dell’anno, e soprattutto da marzo, da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria, abbiamo effettuato 67 controlli fiscali, indirizzati su realtà ben definite. Grazie a queste operazioni abbiamo recuperato 26 milioni di euro”.
L’attività della Guardia di Finanza si è orientata anche verso il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
“Abbiamo a disposizione due unità antidroga – ha spiegato il Comandante -, che operano su tutta la provincia. Stiamo intensificando i controlli e, al momento, abbiamo fatto oltre 200 interventi di questo tipo. La nostra attenzione è focalizzata sui luoghi dello spaccio di Grosseto, in particolar modo adesso che i locali chiudono alle 18 e le strade e le piazze del centro diventano deserte. Questi controlli ci sono stati chiesti anche dai commercianti per esser maggiormente tutelati nel momento in cui devono abbassare le loro saracinesche all’orario di chiusura”.
Massima allerta delle Fiamme gialle anche per quanto riguarda i sussidi dati dallo Stato alle persone e alle imprese in difficoltà.
“Per poter usufruire dei contributi dello Stato bisogna essere in possesso di determinati requisiti – ha sottolineato Antuofermo –. A questo proposito, abbiamo incrementato i controlli soprattutto per quanto riguarda il reddito di cittadinanza e abbiamo scoperto tre persone della provincia di Grosseto senza i requisiti per poter beneficiare di questi soldi. A breve, vigileremo anche su quelle imprese che potranno avvalersi dei contributi promessi dal Governo in modo, lo ribadisco, da tutelare l’economia legale“.
“Infine – ha concluso il Comandante -, abbiamo finora individuato 16 evasori totali, cioè coloro che non versano neanche in centesimo di imposte e tasse. Implementeremo i controlli su questo tipo di illeciti perchè costituiscono un grave danno all’economia dello Stato“.
“Siamo in un periodo particolare – ha aggiunto il Tenente Colonnello Vincenzo Conetta, del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Grosseto -, in cui abbiamo aumentato i controlli sui sussidi offerti dallo Stato, analizzando banche dati ad hoc che ci indicano chi ha beneficiato di tali contributi. La grave crisi che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria fa sì che ci siano gravi perdite economiche sul territorio e stiamo incrementando i controlli per scongiurare episodi di usura. Verifichiamo inoltre la conformità dei dispositivi di protezione individuale, come gel disinfettanti e mascherine, distribuiti sul territorio e in futuro focalizzeremo la nostra attenzione sul corrotto utilizzo dei fondi che arriveranno dall’Unione Europea“.