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Parroco di Alberese rapinato e aggredito da due malviventi in canonica

di Redazione
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Nella tarda serata di ieri, poco prima della mezzanotte, don Claudio Piccinini, parroco della Parrocchia di Alberese, è stato vittima di una rapina e di un’aggressione, all’interno della canonica.

I ladri, due (uno col volto coperto da un passamontagna, l’altro a viso scoperto) hanno forzato la porta che immette nella cappella feriale, adiacente la chiesa. Di lì si sono introdotti nella sacrestia, dove hanno aperto cassetti e ante dell’armadio contenenti paramenti per la Messa, e poi nell’ufficio parrocchiale. Anche qui hanno messo a soqquadro scaffali e cassetti e si sono impossessati delle offerte – circa 1400 euro – della comunità, raccolte per sostenere le spese di ripristino delle campane danneggiate da un fulmine. Quindi sono saliti al piano superiore, dove si trova l’appartamento che il parroco occupa assieme ad una coppia di sposi che vivono con lui.

Il sacerdote, che stava dormendo, è stato svegliato di soprassalto dal fascio di luce di una torcia e si è trovato davanti i due uomini, apparentemente giovani. Uno dei due si è avventato su don Piccinini, lo ha tirato giù dal letto e gli ha puntato alla gola un oggetto appuntito (probabilmente un cacciavite). Quindi lo ha scaraventato verso la parete. Poi, intimandogli di dar loro l’oro minacciandolo “sennò ti ammazzo”, lo ha costretto, afferrandolo, a uscire dalla camera e a scendere al piano terra per ritornare nella sacrestia, dove erano già passati. Qui i due malviventi hanno insistito nel chiedere al sacerdote di dar loro oro. Il sacerdote, impaurito, ha mostrato loro gli unici due oggetti di valore che possedeva: un catenina con due croci e una medaglia col volto di Cristo, che i ladri gli hanno strappato dal collo, e un anello, ricordo della sua defunta madre, che gli hanno sfilato dal dito.
Ritornati al primo piano, don Piccinini ha provato più volte ad accendere le luci e poi è riuscito a urlare, svegliando la famiglia che vive con lui mettendo, così, in fuga i due.
A quel punto, impaurito e scosso, don Claudio ha allertato i carabinieri, che in poco tempo sono giunti sul posto, e, viste le condizioni del sacerdote, hanno chiamato un’ambulanza. Don Piccinini è stato trasferito al pronto soccorso e sottoposto ad alcuni accertamenti precauzionali, prima di poter rientrare in canonica.
Avvertita la Curia dell’accaduto, stamane il vescovo Rodolfo si è recato ad Alberese col vicario generale per verificare di persona le condizioni di don Piccinini e lo stato delle cose, ma soprattutto per esprimere al sacerdote vicinanza e affetto. Insieme hanno pregato, poi il Vescovo gli ha impartito la benedizione.

Don Claudio è sacerdote molto conosciuto. E’ stato parroco in varie località della diocesi, missionario fidei donum in Bolivia, poi – una volta rientrato in Italia – vice parroco della cattedrale. Attualmente ha la guida delle parrocchie di Alberese e Rispescia, oltre ad essere direttore dell’ufficio missionario diocesano e correttore della Misericordia.

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