Ha rubato 100 euro dal portafoglio di una donna, ma, al termine di una minuziosa attività investigativa, è stato scoperto ed è finito in carcere.
Il protagonista della vicenda è un tunisino di 33 anni, pregiudicato, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale.
Il furto è accaduto lo scorso 11 settembre. Una signora grossetana si è recata in Questura per sporgere denuncia, in merito ad una rapina subita al mattino, alle 10.40 circa, davanti alla propria abitazione.
La donna ha dichiarato che un uomo di origine magrebina le aveva rubato il portafoglio, sistemato all’interno di una borsa che la vittima del furto aveva appoggiato sul sedile posteriore dell’auto, mentre stava aprendo il cancello d’ingresso di casa.
La donna, accortasi di quanto stava accadendo, ha cercato di bloccare il ladro; a quel punto, è nata una breve colluttazione, nella quale la donna non ha riportato alcuna lesione, nonostante che il tunisino, proprio per assicurarsi la fuga, l’avesse spintonata all’indietro facendole perdere l’equilibrio.
In quelli attimi concitati, la donna è riuscita ad impossessarsi di nuovo del portafoglio, dal quale erano stati però rubati circa 100 euro in contanti, insieme ad un mazzo di chiavi della propria abitazione.
Subito dopo l’autore del furto è fuggito, inseguito sia dalla donna, sia da un agente della Polizia penitenziaria libero dal servizio.
Le successive indagini svolte prima dalla Squadra Volante, sul posto dove era avvenuto il furto, e poi dalla Squadra Mobile, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti del tunisino.
In considerazione degli indizi raccolti, la Squadra Mobile ha iniziato un’intensa attività info-investigativa con lo scopo di acquisire informazioni utili sia ad appurare l’eventuale presenza del giovane a Grosseto sia la sua attuale dimora, essendo privo di residenza e senza fissa dimora.
L’attività svolta ha consentito di individuare il probabile luogo in cui dormiva il tunisino: un capannone abbandonato presente a Grosseto.
Sabato mattina, il tunisino è stato rintracciato all’interno del capannone e portato in Questura per procedere ad una completa identificazione, al termine della quale è stato sottoposto, in relazione ai gravi indizi di colpevolezza ed al pericolo di fuga, a fermo d’indiziato del delitto di rapina e rinchiuso nel carcere di Grosseto.
Questa mattina, si è svolta l’udienza di convalida, a seguito della quale è stata applicata del Gip del Tribunale di Grosseto la misura cautelare della custodia in carcere.