Home GrossetoCronaca Grosseto Sparatoria di Follonica, il Procuratore: “Omicidio non riconducibile alla criminalità organizzata”

Sparatoria di Follonica, il Procuratore: “Omicidio non riconducibile alla criminalità organizzata”

di Roberto Lottini
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Non c’è alcun metodo mafioso o camorristico nelle modalità dell’omicidio commesso da Raffaele Papa nei confronti di Salvatore De Simone“.

A dichiararlo, nel corso di una conferenza stampa che ha ricostruito la tragica sparatoria di Follonica, avvenuta venerdì scorso, è il procuratore di Grosseto Raffaella Capasso.

Le ragioni che hanno portato all’omicidio sono le più futili e banali – ha spiegato il procuratore: la fuoriuscita di acqua dall’albergo di Salvatore De Simone, titolare della struttura insieme al fratello Massimiliano, che bagnava la rosticceria di Raffaele Papa. La lite è iniziata 20 minuti prima dell’omicidio. Il padre di Papa ha iniziato a discutere con la madre della vittima, poi il giovane ha sparato alcuni colpi di pistola, molto probabilmente in preda ad un raptus. Quando sono arrivati i Carabinieri, allertati immediatamente, Salvatore De Simone era già morto“.

La pistola utilizzata per l’omicidio è un’arma clandestina, con la matricola abrasa – ha continuato Raffaella Capasso -. Sono in corso delle indagini per accertarne la provenienza. In ogni caso, l’episodio, sebbene sia di una violenza inaudita, non ha alcuna connotazione che possa far pensare a un qualcosa riconducibile alla criminalità organizzata a Follonica, nè che possa essere di stampo mafioso o camorristico“.

Raffaele Papa ha sparato cinque colpi – ha spiegato il comandante dei Carabinieri provinciali di Grosseto, Carlo Bellotti -. Uno ha colpito ed ucciso Salvatore De Simone, mentre gli altri hanno ferito il fratello e la farmacista Paola Martinozzi, che si trovava per caso sul luogo del delitto. Il padre di Papa ha avuto in un lontano passato alcuni legami molto superficiali con il clan camorristico dei Casalesi, ma non ha precedenti alle spalle. L’omicida ha avuto semplicemente un raptus, ha commesso un delitto a sangue freddo, ma questo fatto non ha assolutamente una modalità di stampo mafioso“.

Capisco l’inquietudine dei cittadini follonichesi – ha aggiunto il procuratore -, ma l’omicidio, ripeto, non si può ricondurre a un metodo mafioso. Adesso Papa è in carcere, è stato convalidato il fermo per scongiurare il pericolo di fuga. E’ il solo indagato per l’episodio con le accuse di omicidio volontario aggravato da futili motivi e di tentato omicidio volontario, dato che ha causato anche il ferimento di due persone“.

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