Aggiornamento ore 15.58: in seguito all’esposto di un cittadino di Radda in Chianti, che ha segnalato le condizioni precarie e fatiscenti in cui vivevano alcuni stranieri, sono partiti gli accertamenti investigativi che hanno portato alla luce le pessime condizioni di vita di circa 40 operai agricoli, risultati dipendenti di una società d’intermediazione con sede nella provincia di Grosseto.
Dalle indagini è emerso che gli operai erano sottoposti a ritmi di lavoro estenuanti e comportamenti vessatori, con disparità di trattamenti economici, a seconda dell’etnia; inoltre venivano retribuiti solo in parte rispetto alle effettive ore di lavoro.
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Blitz all’alba dei Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi e del Nucleo ispettorato del lavoro di Siena contro il caporalato.
Il Gip ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per accuse di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I militari dell’Arma hanno eseguito le ordinanze nelle province di Siena e Grosseto.