Ieri, il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Grosseto, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo maremmano, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 32 anni, originario di Roma, indiziato di estorsione, tentata estorsione e atti persecutori commessi a Grosseto, tra febbraio ed aprile, ai danni di una 50enne e della sua famiglia.
Le indagini che hanno consentito l’emissione dell’ordinanza cautelare, svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Grosseto, coordinata dal Magistrato della Procura, sono iniziate dopo la querela presentata dalla donna nei confronti del 32enne, autore di minacce ai danni di tutta la famiglia, a fini estorsivi.
La donna, apparsa particolarmente provata dalla situazione creata dall’uomo, aveva addirittura pensato, insieme ad un altro familiare, e non ritenendo di avere altre soluzioni per uscire da questa situazione, di suicidarsi.
Grazie all’interessamento di un’amica, venuta al corrente della situazione, tuttavia, la 50enne ha poi trovato il coraggio di andare in Questura per sporgere denuncia contro l’uomo.
Gli agenti della Polizia, dopo aver tranquillizzato e messo a suo agio la donna, si sono fatti raccontare tutta la vicenda, che è stata interamente ricostruita.
Dal racconto è emerso, in particolare, che gli atti di estorsione sono iniziati due mesi fa; inoltre, l’intera famiglia della donna aveva grande timore del 32enne.
L’uomo, con alle spalle precedenti reati per estorsione e per droga, ha motivato la richiesta di denaro fatta alla donna con l’esistenza di problemi giudiziari che l’avevano costretto a sostenere delle spese per la propria difesa, per un ammontare di 4000 euro.
Il 12 aprile scorso, l’uomo si è recato a casa della famiglia vittima di estorsione e si è fatto consegnare le chiavi dell’unica auto. Inoltre, si è fatto dare un computer portatile e un’autoradio, dopo aver minacciato ancora una volta la famiglia, e ha cercato di farsi intestare il veicolo, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà.
Nel corso della perquisizione eseguita dalla Squadra Mobile, sono stati recuperati e sequestrati l’auto, il computer e l’autoradio.
L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Grosseto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.