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Denunciati 12 responsabili di reati contro la pubblica amministrazione; individuati sperperi e truffe per oltre 4,5 milioni e frodi ai finanziamenti pubblici ed al “welfare” per 430.000 euro; denunciati 31 responsabili di reati tributari e 34 evasori totali; sottratti beni alla criminalità economico-finanziaria per 6,1 milioni; oltre 3 milioni di prodotti contraffatti o non sicuri tolti dal mercato; denunciate 82 persone; sequestrati 4 chili di droga, 9 persone arrestate per traffico di stupefacenti e altre 79 denunciate a piede libero per spaccio.
E’ questo, in sintesi, il bilancio dell’attività operativa del 2016 svolta dai reparti del Comando della Guardia di Finanza provinciale: il Nucleo di Polizia tributaria, la Compagnia di Grosseto, le Tenenze di Orbetello e di Follonica, le Brigate di Castiglione della Pescaia e di Porto Santo Stefano.
Tutelare le libertà economiche dei cittadini, delle imprese e dei professionisti onesti, quale condizione indispensabile per il raggiungimento dell’equità sociale posta a fondamento del benessere della collettività.
Ed è proprio la lotta ai fenomeni evasivi più gravi e alle frodi fiscali, alle illegalità nella Pubblica Amministrazione, agli sprechi di risorse e alla criminalità economico-finanziaria in genere ad aver costituito l’obiettivo dell’attività operativa della Guardia di Finanza per il 2016.
Molto chiare, al riguardo, le parole del Comandante Generale Giorgio Toschi, il quale ha recentemente rimarcato che “al Corpo è affidata, nel percorso di completamento della riforma fiscale e in via del tutto complementare rispetto alle funzioni demandate alle Agenzie fiscali, la responsabilità di contrastare e arginare le grandi evasioni, le frodi organizzate e il sommerso, in un quadro generale di certezza, stabilità e semplificazione del sistema fiscale e di sostegno dei contribuenti onesti nell’adempimento spontaneo agli obblighi tributari”.
Per questo saranno ulteriormente rafforzati, nel 2017, i rapporti di cooperazione e scambio informativo tra la stessa Guardia di Finanza e gli altri Enti e istituzioni impegnati nel settore, nonché la collaborazione di polizia e la mutua assistenza amministrativa in ambito internazionale ed europeo.
Il Ministro Pier Carlo Padoan sul tema ha evidenziato: “Le Fiamme Gialle hanno continuato a svolgere un’azione di vigilanza e di tutela che contempla anche l’adempimento di una funzione sociale, sia a sostegno dei cittadini onesti che di quelli più bisognosi di aiuto da parte delle Istituzioni”.
La strategia disposta a livello centrale, e localmente messa in campo dal Comando Generale, ha agito su 3 leve principali:
- l’attività investigativa sviluppata sulla base delle deleghe d’indagine pervenute dalla magistratura ordinaria e contabile;
- l’esecuzione con approccio coordinato e trasversale di 45 piani operativi, per aggredire sistematicamente i più gravi fenomeni di illegalità economico-finanziaria, attraverso l’esercizio degli autonomi poteri ispettivi e d’intervento attribuiti al Corpo dalla legge;
- l’azione di contrasto ai traffici illeciti più insidiosi e dannosi per la sicurezza economica e sociale dei cittadini e del Paese, affiancata al concorso al dispositivo di ordine e sicurezza pubblica.
Contrasto alle truffe sui fondi pubblici e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione
Nell’ambito di accertamenti svolti su delega della Procura Regionale presso la Corte dei Conti Toscana, sono stati individuati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno cagionato danni allo Stato per oltre 4,5 milioni di euro, segnalando 8 soggetti per responsabilità erariale.
Sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per 433.000 euro, di cui truffe all’Inps per 115.000 euro.
Denunciati all’Autorità Giudiziaria di 7 responsabili.
Effettuati 61 controlli volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di Prestazioni sociali agevolate (Psa) e per l’esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità superiori al 50% ed un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 8.000 euro.
In totale, sono 36 le persone sanzionate amministrativamente per indebita percezione di erogazioni pubbliche o fruizione di esenzioni non spettanti.
Le indagini svolte per reati contro la Pubblica Amministrazione hanno portato alla denuncia di 12 responsabili (fra cui 6 per peculato e 6 per abuso d’ufficio).
Lotta alle frodi fiscali e al sommerso d’azienda
Contro l’evasione e le frodi fiscali sono state concluse 18 indagini delegate e di iniziativa di polizia giudiziaria, cui si affiancano 96 verifiche approfondite e 120 controlli mirati, nei confronti di soggetti preventivamente selezionati per l’esistenza di elementi indicativi di un concreto rischio di evasione attraverso l’analisi delle oltre 40 banche dati disponibili, l’attività di intelligence e di controllo economico del territorio (cosiddetta analisi di rischio).
Accertati dai Reparti del Corpo attraverso l’esecuzione di verifiche e controlli fiscali (condotti nel biennio 2015/16), 87 casi di evasione fiscale internazionale riconducibili al fenomeno dell’illecito trasferimento di capitali all’estero, con conseguente occultamento al Fisco di redditi prodotti in Italia per circa 100 milioni di euro e connesse violazioni alla normativa antiriciclaggio.
Sono stati denunciati 31 responsabili per altrettanti reati fiscali, di cui oltre il 50% riguarda gli illeciti più gravi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento e/o distruzione di documentazione contabile.
Nel campo dell’evasione fiscale connessa allo svolgimento “in nero” dell’intera attività e all’abusivismo commerciale, sono state scoperte 34 persone che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultate completamente sconosciute al Fisco, non avendo presentato le dichiarazioni per uno o più anni e nascondendo al fisco i propri redditi (cosiddetti evasori totali).
In tale ambito sono stati scoperti anche 14 datori di lavoro che hanno impiegato 41 lavoratori in “nero” e 46 lavoratori irregolari.
5 i proprietari di case scoperti che non dichiaravano i proventi delle locazioni per complessivi 35.000 euro.
18 gli interventi eseguiti presso i distribitori, con 12 casi di irregolarità derivanti dalla irregolare contabilizzazione dei prodotti venduti o irregolarità connesse dall’erogazione del carburante.
Sequestrate anche disponibilità patrimoniali e finanziarie, per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali, per un valore dei beni sequestrati (la maggior parte immobili, ma anche beni mobili e disponibilità liquide) di circa 3 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per oltre 4,5 milioni.
Nei confronti dei soggetti denunciati per evasione e frode fiscale si rende possibile l’applicazione dell’istituto della confisca per equivalente anche ai reati tributari. Tale strumento consente di aggredire i beni di cui il contribuente abbia la disponibilità, per un valore corrispondente all’imposta evasa, nei casi in cui non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato tributario. Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è, quindi, un provvedimento di natura prettamente sanzionatoria – adottato dall’Autorità Giudiziaria in ragione della commissione di un reato – che non pregiudica l’attività amministrativa di recupero del tributo evaso e d’irrogazione delle connesse sanzioni a cura della competente Agenzia delle Entrate.
Contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico-finanziaria
Sono stati effettuati 73 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, e a soggetti connotati da pericolosità economico-finanziaria, che hanno riguardato persone fisiche, aziende e società.
Sequestrati alla criminalità organizzata beni per circa 3,1 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per 2,5 milioni.
ll contrasto alla criminalità organizzata ed economica costituisce una priorità strategica. Lo scopo è quello di aggredire i capitali illecitamente accumulati, attraverso la confisca di beni e proventi delle attività delittuose e di prevenire la formazione dei patrimoni criminali, partendo dai flussi finanziari e seguendone i movimenti attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette, le ispezioni antiriciclaggio ed i controlli transfrontalieri sulla valuta, attività valorizzate dallo strumento delle verifiche fiscali, secondo un duplice approccio trasversale ai fenomeni criminali sempre più interconnessi all’illegalità economico-finanziaria.
A 43.500 euro ammonta il riciclaggio accertato connesso a tributi evasi, derivante da truffa e frode fiscale, che ha portato al sequestro di una imbarcazione da diporto.
In materia di normativa anti-riciclaggio sono stati eseguiti 36 controlli in materia di trasferimento di valuta contante superiore ai limiti fissati dalla legge, con 10 violazioni di carattere amministrativo rilevate. Sono 3 i soggetti denunciati per violazioni di carattere penale accertate a seguito di controlli ed ispezioni antiriciclaggio.
Denunciate anche 3 persone per falso monetario.
A seguito delle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari e finanziari, sono stati denunciati 16 soggetti.
Rilevati 3 casi di truffa a danno di privati, con denuncia a piede libero di 5 persone.
Denunciate 5 persone per estorsione.
Lotta alla contraffazione ed alla pirateria audiovisiva ed informatica
Sono stati eseguiti 83 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 82 persone.
Sequestrati oltre 3 milioni di prodotti illegali (perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazioni di origine o provenienza) per un valore stimato di circa 6,5 milioni euro.
A conferma delle tendenze di questi ultimi anni, il mercato del falso sembra non conoscere crisi. I consumatori sembrano fortemente attratti dai prezzi più bassi offerti sul mercato dalla concorrenza sleale della “filiera del falso”, anche a costo di maggiori rischi sul piano della salute e dell’incolumità personale, visto che da tempo la contraffazione ha oltrepassato le frontiere dei beni di lusso ed ha invaso anche il mercato dei prodotti di uso generale, dell’agroalimentare e dei medicinali.
È opportuno ricordare che, nell’ottica di un deciso contrasto al fenomeno della contraffazione, il decreto legge 35/2005 ha previsto una sanzione amministrativa pecuniaria anche per l’acquirente, cha va da un minimo di 100 euro fino ad un massimo di 7.000 euro.
Contrasto al gioco illegale
58 interventi effettuati presso sale giochi, bar, tabacchi, centri scommesse e circoli ricreativi, svolti in materia di contrasto al gioco illegale ed irregolare ed a tutela dei minori.
Lotta ai traffici di droga, merci di contrabbando, controllo economico del territorio
In materia antidroga sequestrati circa 4 Kg. di droga, arrestate 9 persone per traffico di stupefacenti e denunciate a piede libero 79 persone per spaccio. Segnalate alla Prefettura 267 persone per possesso di modifiche quantità per uso personale.
Rilevati 3 casi di porto abusivo e detenzione di armi.
Eseguiti controlli nei confronti di rivendite di tabacchi, al fine di verificare il rispetto del “divieto di vendita dei prodotti del tabacco ai minori di 18 anni”, a tutela della salute dei cittadini minorenni. La legge prevede che chiunque vende prodotti del tabacco ha l’obbligo di chiedere all’acquirente, all’atto dell’acquisto, l’esibizione di un documento d’identità, tranne nei casi in cui la maggiore età dell’acquirente sia manifesta. Per il mancato rispetto della legge si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1.000 euro. Se il fatto è commesso più di una volta si applica la sanzione da 500 a 2.000 euro e la sospensione per tre mesi dell’attività.
In 5 casi sono state rilevate irregolarità connesse alla vendita e somministrazione di prodotti alcolici a minorenni.
Registrati 3 casi di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, con 1 persona arrestata.
Nel corso dei posti di blocco stradali svolti dalle pattuglie del Corpo nell’ambito dei dispositivi di contrasto ai traffici illeciti, sono riscontrate 149 violazioni al codice della strada e 25 casi di inosservanza agli obblighi in materia di assicurazione obbligatoria. 1 persona è stata trovata alla guida senza patente.
Una persona denunciata per furto e 2 persone per appropriazione indebita.
Sequestrate 2 auto per importazione illegale senza assolvimento dei diritti doganali, con denuncia a piede libero di 1 persona ed un’altra sanzionata amministrativamente.
Registrati 2 casi di falsi appartenenti al Corpo, con denuncia a piede libero dei responsabili.
Denunciate a piede libero 31 persone per inosservanza alle norme in materia di immigrazione.
Intensa è stata l’attività svolta a tutela del patrimonio archeologico, che ha portato al recupero di 178 reperti di varia fattura, ascrivibili a diverse epoche tra il VII e il I Sec. a.C., di inestimabile valore artistico e culturale, che dalla vendita sul “mercato nero” avrebbero fruttato un guadagno illecito stimabile in circa 110.000 euro. Una persona denunciata a piede libero per detenzione illecita di beni culturali.
In materia di tutela del patrimonio ambientale segnalate all’Autorità Giudiziaria 38 persone ed un operatore economico del settore della rottamazione, per irregolare conferimento di rifiuti di vario genere.