Hanno rubato alcuni veicoli ad un’azienda edile grossetana, ma, al termine di un’articolata attività investigativa, condotta dalla Digos di Terni, in collaborazione con la Squadra Mobile del capoluogo maremmano e la Polizia di Latina, sono stati individuati e arrestati.
I protagonisti della vicenda sono tre cittadini rumeni, tra i 30 e i 29 anni, residenti a Latina e disoccupati.
Le indagini della Polizia sono scattate dopo una serie di furti, avvenuti tra il maggio del 2016 e il gennaio scorso, avvenuti a Terni, Perugia, Latina e, appunto, Grosseto.
Il primo furto commesso nel capoluogo maremmano risale al 3 novembre scorso. In quell’occasione, la banda ha preso di mira la ditta Edilbrizzi, situata in via degli Aiali, nei pressi di Roselle. I tre rumeni sono riusciti a rubare una motrice, un rimorchio su cui era stata caricata una betoniera ed un escavatore. Grazie alla collaborazione tra la Mobile di Grosseto e la Digos di Terni, i ladri sono stati costretti ad abbandonare la refurtiva in un’area di sosta lungo l’Aurelia, dopo essersi sentiti braccati dalla Polizia.
Il secondo colpo, sempre ai danni dell’Edilbrizzi, è stato messo a segno nella notte tra il 26 e il 27 gennaio. In quest’altra occasione, invece, la banda è riuscita a rubare alcune motrici, svanendo nel nulla.
Secondo le indagini condotte dalla Polizia, i ladri, dopo aver compiuto alcuni sopralluoghi nelle ditte in cui avrebbero voluto rubare, si spostavano di notte, partendo da Latina e percorrendo strade secondarie per non incappare in controlli da parte delle forze dell’ordine.
Una volta messo a segno il colpo, poi, ritornavano a Latina e nascondevano la refurtiva all’interno di capannoni.
Questa notte, i tre sono stati raggiunti da un provvedimento di fermo da parte della Procura della Repubblica di Terni, che ha coordinato le indagini.
Gli agenti hanno recuperato tutta la refurtiva, che è stata riconsegnata ai legittimi proprietari, fra cui la ditta Edilbrizzi, tranne una motrice appartenente all’azienda grossetana.
La Polizia ha ritrovato 4 tir, un escavatore caterpillar, una macchina rullatrice, le chiavi dei veicoli, alcuni strumenti elettronici con cui i ladri disinnescavano i sistemi di allarme delle aziende prese di mira e 10mila euro in contanti.
Sono 9 i furti attributi ai tre rumeni sottoposti a fermo, che adesso dovranno rispondere dell’accusa di furto pluriaggravato.