Aveva messo a segno un furto in abitazione che gli aveva fruttato un bottino di circa 14mila euro, ma è stato tradito dalle sue impronte digitali lasciate sul luogo della rapina.
Il protagonista della vicenda è un uomo rumeno di 39 anni, già detenuto nel carcere fiorentino di Sollicciano per furto aggravato in abitazione.
Il furto
Il 18 luglio 2014, l’uomo era entrato in’un abitazione di via Sterpeto, a Grosseto, rubando oggetti del valore complessivo di circa 14mila euro.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile e dal Gabinetto provinciale della Polizia scientifica e coordinate da uno dei magistrati del gruppo di lavoro “Sicurezza urbana” della Procura di Grosseto, erano partite immediatamente.
Il sopralluogo nell’abitazione aveva consentito di rilevare alcune tracce lasciate dagli autori del furto.
L’analisi comparativa delle impronte digitali ha permesso, poi, di individuare il responsabile: si tratta del 39enne rumeno che, già nel febbraio scorso, era stato sottoposto a fermo d’indiziato di delitto da parte della Squadra Mobile in quanto gravemente sospettato di aver messo a segno più furti in abitazione a Grosseto.
Venerdì scorso, infine, gli agenti della Squadra Mobile e i colleghi della Polizia penitenziaria hanno eseguito, su richiesta della Procura di Grosseto, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo maremmano nei confronti del rumeno.