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Era riuscito ad intrufolarsi nelle caselle di posta elettronica di tre ignari grossetani attraverso la tecnica del phishing, ma è stato scoperto è denunciato.
Il protagonista della vicenda è un giovane di 25 anni, residente in provincia di Treviso.
Il phishing
Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet, attraverso la quale un malintenzionato cerca di ingannare una persona convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso inviandole un’email con un indirizzo carpito dalla rubrica della posta elettronica della vittima.
La vicenda
Tutto è partito quando un grossetano ha ricevuto un’e-mail che aveva come mittente l’indirizzo di posta della sua ex fidanzata.
Il testo era un semplice link che rimandava ad un video pornografico, che poteva essere visualizzato solamente inserendo la password della casella di posta elettronica del destinatario.
Poco tempo dopo, la vittima ha ricevuto una comunicazione da parte dell’agenzia di recupero credito di E-bay, nella quale si segnalava il fatto che l’utente non avesse pagato la commissione per un acquisto fatto online.
A quel punto, il grossetano, che non aveva fatto transazioni elettroniche negli ultimi mesi, ha capito che qualcosa non tornava e ha deciso di sporgere denuncia alla Polizia postale.
Nel giro di alcuni mesi, inoltre, lo stesso tipo di denuncia era arrivata da altri due internauti del capoluogo maremmano, colpiti entrambi dal phishing e che avevano notato prelievi di denaro insoliti dal loro conto Poste Pay.
Le indagini della Polizia postale hanno permesso di scoprire il truffatore e di denunciarlo a piede libero per intrusione informatica.
L’uomo, che si collegava grazie alla connessione della casa del nonno di 90 anni, si è giustificato affermando di essere rimasto disoccupato e di aver trovato un “espediente” per riuscire ad andare avanti.
Le vittime sono due 44enni ed un altro uomo di 54 anni.
Gli acquisti
Grazie alla prima truffa, il trevigiano aveva acquistato un pc del valore di 584 euro su E-Bay, per poi rivenderlo sullo stesso sito poco tempo dopo; con la seconda si era comprato, sempre su E-bay, un computer del costo di 600 euro, mentre con la terza intrusione era riuscito ad accaparrarsi una consolle da dj del valore di 600 euro in vendita sul sito Subito.it.
Secondo Stefano Niccoli, ispettore capo della Polizia postale di Grosseto, le truffe ai danni di chi fa acquisti online sono in aumento nella provincia maremmana.
A questo proposito, le forze dell’ordine hanno redatto un vademecum (https://www.grossetonotizie.com/truffe-on-line-i-consigli-della-polizia-di-stato-per-acquisti-sicuri/) grazie al quale gli utenti possono navigare in Internet per comprare oggetti di svariato tipo in modo sicuro.