13mila euro intascati dallo Stato per un progetto mai realizzato, una fattura falsa emessa e altre irregolarità gestionali.
E’ quanto accertato dalla Polizia postale nei confronti di una onlus grossetana, affiliata alla Protezione Civile (risultata completamente estranea ai fatti) e specializzata nelle comunicazioni via radio con quest’ultima istituzione durante gli interventi per fronteggiare le calamità naturali.
L’inchiesta è partita quasi due anni fa, in seguito ad una denuncia per molestie sessuali.
Le indagini
Nelle indagini della postale era comparso un numero di cellulare, la cui scheda era intestata ad un volontario della onlus in questione, ma che veniva utilizzato dalla figlia minorenne dell’uomo.
A quel punto, la Polizia ha convocato il presidente dell’associazione, che ha dichiarato che la onlus aveva acquistato delle schede telefoniche da dare a tutti i volontari, i quali poi rimborsavano l’associazione per le spese sostenute per il traffico.
Da quanto scoperto dalla postale, però, solamente metà delle spese telefoniche erano state saldate dai volontari, mentre era rimasta scoperta la somma di 4500 euro.
La Polizia ha voluto andare fino in fondo ed ha esaminato gli estratti conti dell’associazione.
Da questo esame, sono stati scoperti numerosi rimborsi per la benzina ed altre spese, oltre a due bonifici ricevuti, per un totale di 13mila euro, dal dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio.
La somma era stata versata per la realizzazione da parte dell’associazione, nel 2009, di un ponte radio: un progetto mai realizzato nonostante i finanziamenti da Stato, Regione e Provincia.
Quindi, la Polizia postale ha deciso di perquisire la sede della onlus e la casa del presidente.
Tale indagine ha permesso di scoprire la gestione “casalinga” della onlus portata avanti dai dirigenti: verbali di riunioni firmati in bianco, oltre ad una fattura emessa da una ditta di Roma per la realizzazione del ponte radio mai portata a termine.
Il passo successivo è stato immediato: gli agenti hanno perquisito anche l’azienda della Capitale, scoprendo che la fattura in questione non era mai stata registrata e che non c’era mai stata una collaborazione tra questa impresa e la onlus grossetana.
Inoltre, si era verificato un modesto passaggio di denaro fra l’associazione e la ditta, ma i dirigenti non hanno saputo spiegarne il perché agli inquirenti.
Il presidente e il segretario della onlus sono stati denunciati per truffa ai danni dello Stato insieme al titolare della ditta.
