E’ una giovane coppia di grossetani fra i 30 e i 40 anni l’autrice del colpo alla tabacchiera di via Tripoli, messo a segno lo scorso 12 luglio.
In quell’occasione, intorno alle 8.10, un uomo era entrato nel negozio indossando un casco semi integrale, un paio di occhiali da sole ed una sciarpa; quindi, aveva minacciato il titolare con una pistola nascosta nei pantaloni e si era fatto consegnare i 300 euro contenuti nella cassa.
Al termine della rapina, il ladro era fuggito e, dopo pochi metri, era salito in sella ad uno scooter guidato da un’altra persona, che aveva imboccato a tutto gas e controsenso via Fossombroni.
Le indagini
Le indagini della Squadra Mobile di Grosseto sono scattate subito dopo il colpo, partendo dall’analisi delle telecamere poste nella zona in cui si trova la tabaccheria.
Dai filmati registrati, gli agenti hanno notato che, pochi minuti prima della rapina, uno scooter aveva fatto quattro giri intorno alle vie circostanti il negozio e, alla guida del veicolo, si erano alternate due persone.
Al termine dell’ultimo giro, lo scooter si era fermato nei pressi di via Cadorna ed era sceso un uomo, corrispondente al rapinatore che era entrato nella tabaccheria.
La macchina investigativa della Mobile, dopo aver raccolto anche la testimonianza del titolare della tabaccheria, aveva circoscritto i sospetti su due persone, la cui casa è stata perquisita lo scorso settembre.
All’interno, gli agenti hanno trovato i vestiti utilizzati dall’uomo per compiere la rapina, oltre allo scooter con cui la coppia era fuggita.
Il ladro ha ammesso di essere l’autore materiale del colpo e ha provato a scagionare la moglie, ma gli indizi a carico della donna erano schiaccianti e gli inquirenti non hanno creduto alla sua versione.
Della pistola utilizzata per la rapina nessuna traccia: l’uomo, un ex dipendente di una società di vigilanza privata e che, quindi, aveva in uso l’arma, regolarmente denunciata, ha detto di averla ceduta ad un’altra persona.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, marito e moglie, entrambi disoccupati ed incensurati, avrebbero agito perchè si trovavano in difficoltà economiche.
Grazie alle prove raccolte dalla Squadra Mobile di Grosseto, la Procura della Repubblica di Grosseto ha emesso un decreto di conclusione delle indagini preliminari nei confronti della coppia per la rapina ai danni della tabaccheria.
Su entrambi, pende l’accusa di rapina pluriaggravata in concorso, mentre la Prefettura ha emesso nei confronti dell’uomo il divieto di possedere armi e munizioni.