Anche la Maremma non è immune da truffe con carte di credito clonate, in particolar modo nei confronti di strutture ricettive, alberghi ed agriturismi.
Con l’approssimarsi dell’estate, infatti, si moltiplicano le prenotazioni da parte di sedicenti vacanzieri che intendono passare un periodo di relax più o meno lungo in provincia di Grosseto.
La truffa
Secondo quanto denunciato dalla Polizia postale, tali prenotazioni vengono effettuate nella maggior parte dei casi dall’estero: i turisti “fittizi” fissano il prezzo con il proprietario della struttura, poi pagano tramite carta di credito clonata e, sempre tramite un accordo, accettano di dover restituire la caparra nel caso in cui non possano trascorrere la vacanza.
Puntualmente, dopo circa una settimana, i truffatori ricontattano i gestori dicendo di dover disdire la prenotazione per improvvisi quanto misteriosi imprevisti.
A quel punto, il proprietario trattiene la caparra, ma restituisce il restante costo del soggiorno, che, in genere, viene fatto accreditare dal “turista” truffaldino su una carta di credito West Union.
Quando poi viene a galla la truffa, la carta utilizzata per la prenotazione viene bloccata e, quindi, il proprietario non può più ricevere l’intera cifra (compresa la caparra) stabilita per la vacanza fissata.