Un semplice sms per dire “no” al bullismo nelle scuole e contrastare lo spaccio di stupefacenti.
Sarà attivo a partire da lunedì 27 ottobre il numero gratuito 43002, attraverso il quale genitori, adulti, ma anche ragazzi ed insegnanti, potranno segnalare specifiche situazioni in cui si verifichino casi di vessazioni in cui possano rimanere coinvolti i minorenni.
Il servizio prende spunto da una recente direttiva del Ministero dell’Interno, indirizzata a rafforzare la prevenzione e la lotta allo spaccio di droga. Una volta digitato il 43002, sarà sufficiente descrivere una particolare situazione di emergenza, preceduta dalla sigla della provincia dalla quale sarà inviato l’sms. Nell’eventualità in cui il mittente si dimenticasse di inserire la sigla della provincia, un ulteriore messaggio lo avvertirà di scrivere il luogo da cui digita il messaggio.
Questo numero telefonico dedicato, che garantisce protezione ed anonimato al mittente del messaggio, sarà smistato tramite un sistema ideato in collaborazione con la Telecom presso la sala operativa di ciascuna Questura.
Le relative modalità di gestione delle segnalazioni e il conseguente intervento delle forze di polizia sono state delineate secondo un modulo operativo che prevede l’intervento tempestivo, all’arrivo delle segnalazioni stesse, da parte delle forze di polizia competenti.
Per ottimizzare l’efficacia della risposta verrà adottato il criterio attraverso il quale lo smistamento degli eventuali sms avverrà dirottando quelli provenienti dal territorio provinciale al Comando dei Carabinieri e quelli provenienti dal territorio del comune di Grosseto direttamente alla forza di polizia al momento operativa nel luogo della chiamata, secondo le modalità di intervento previste nel piano coordinato di controllo del territorio.
Il servizio consentirà di sviluppare iniziative di prevenzione più mirate, attraverso il coinvolgimento di tutti gli interlocutori istituzionali del territorio, che hanno garantito un forte impegno comune contro i fenomeni del bullismo e dello spaccio di stupefacenti fra gli studenti, con la volontà di sviluppare sempre nuove sinergie per la prevenzione dei reati contro i minori,
“L’obiettivo di questo servizio è quello di rafforzare la prevenzione nei confronti di episodi di bullismo e lo spaccio di stupefacenti – spiega il Prefetto di Grosseto, Anna Maria Manzone -, grazie anche ad una sinergia fra le istituzioni della provincia, le scuole, le associazioni di volontariato. A questo proposito, periodicamente la Prefettura ospiterà un tavolo tecnico per monitorare l’efficacia di questo nuovo strumento”.
“Per fortuna, gli episodi di bullismo sono rari in Maremma – continua il Prefetto –. Si tratta di un fenomeno che emerge raramente e con questa iniziativa sarà possibile denunciare situazioni di questo tipo che spesso rimangono nascoste. Per quanto riguarda lo spaccio di droga, solamente il 7% dei minorenni della provincia è stato al momento segnalato come assuntore di stupefacenti, soprattutto marijuana”.
“Questo servizio ci fa avvicinare ancora di più alle nuove generazioni – dichiara il Questore di Grosseto, Michele Laratta –, soprattutto per debellare l’uso di stupefacenti. Ciò che allarma di più, è che i giovani considerano il fumare uno spinello alla stessa stregua di bere una lattina di Coca Cola o di Red Bull”.
“Si tratta di un progetto che contempla politiche attive di prevenzione – sottolinea il presidente della Provincia, Emilio Bonifazi -. Da questo punto di vista, il Comune di Grosseto si muove concretamente, anche grazie alla collaborazione con le scuole”.
“La scuola deve svolgere un’azione capillare per prevenire questo tipo di fenomeni – evidenzia Maria Grazia Trani, dell’Iiss ‘A. Manetti’ di Grosseto –, coinvolgendo sempre di più le famiglie degli studenti e chiedendo ai coordinatori delle varie classi di tenere alta l’attenzione per valutare se i ragazzi assumano certi comportamenti che possano far presagire che siano coinvolti in qualche situazione di emergenza”.
Nella foto, da sinistra: Maria Grazia Trani, il Comandante provinciale dei Carabinieri, Gerardo Iorio, Emilio Bonifazi, Anna Maria Manzone, Michele Laratta e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Massimiliano Giua.