Era arrivato direttamente a Grosseto per compiere un colpo in banca, ma la perfetta macchina investigativa della Polizia ha permesso di smascherarlo poco tempo dopo la rapina e di recuperare parte del bottino.
Si tratta di un palermitano di 46 anni, un vero e proprio trasfertista del crimine, che venerdì scorso aveva scelto la filiale di viale Europa della Banca Sella come ennesimo scalpo della sua serie di furti in giro per l’Italia.
Gli uomini della Squadra Mobile avevano carpito informazioni sul suo arrivo in città venerdì scorso e avevano predisposto un’autentica ragnatela fatta di pedinamenti ed appostamenti per scoprire le sue reali intenzioni.
Alle 9.30, l’uomo ha fatto il suo ingresso a Grosseto a bordo di una Mercedes Classe A e si è incontrato all’uscita nord del capoluogo maremmano con un’altra persona, un 51enne di origine calabrese con alle spalle alcuni precedenti per traffico di stupefacenti, che si è presentata all’appuntamento al volante di un’altra macchina.
I due si sono diretti nell’abitazione di quest’ultimo, ignari che le forze dell’ordine stavano controllando in incognito ogni loro spostamento.
Dopo aver parcheggiato ed essere saliti in casa, intorno alle 10.40 i due uomini sono scesi nuovamente e sono saliti sulla Mercedes, per poi arrivare alla filiale della banca.
A quel punto, il calabrese è sceso dalla macchina e ha fatto un rapido giro di fronte all’istituto di credito, poi è salito nuovamente a bordo ed i due passeggeri sono tornati a casa del 51enne.
Il palermitano si è cambiato d’abito, poi i due sono scesi di nuovo e si sono diretti ancora una volta verso la Banca Sella; lungo il tragitto, l’auto ha fatto una rapida sosta per permettere al 46enne di indossare un cappellino, una maglia e un giubbotto arancione.
Arrivati di fronte alla banca, il 46enne è sceso, mentre il suo complice è rimasto all’interno del veicolo a fare da palo.
Una volta entrato nell’istituto di credito, il palermitano ha rivelato alla cassiera le sue reali intenzioni, poi ha messo sul bancone una busta in cui aveva scritto “Di solito prendi uno, in questo caso ce ne sono due e scegli uno”: un ordine piuttosto bizzarro per obbligare la donna a riempire il cassetto con i soldi di una delle cassette della banca.
La cassiera, sorpresa ed intimorita, è indietreggiata e, a quel punto, il bandito ha estratto un taglierino che ha brandito a trenta centimetri dalla donna; nel frattempo, l’uomo ha preso i soldi che un cliente stava depositando ed è fuggito.
Nel tornare a casa, il palermitano si è fermato un’altra volta per gettare via gli abiti utilizzati per il colpo, poi è tornato insieme al calabrese nell’abitazione di quest’ultimo.
A questo punto, è scattato il blitz degli agenti della Mobile, che sono entrati in casa ed hanno arrestato entrambi.
I poliziotti hanno recuperato 5300 euro, la somma che avrebbe dovuto intascati il 46enne, mentre degli altri 2700 euro, il bottino spettante al suo complice, nessuna traccia.
Le forze dell’ordine hanno ritrovato in casa anche il taglierino utilizzato per la rapina.
L’arresto è stato convalidato e per i due è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.