Gli erano stati concessi gli arresti domiciliari dopo aver scontato due anni di carcere, ma non si è presentato in caserma come da accordi con i Carabinieri ed è tornato di nuovo dietro le sbarre.
Il protagonista della vicenda è un tunisino che il 20 settembre 2011 si era reso protagonista insieme ad altri suoi connazionali di una rivolta nel centro di accoglienza di Lampedusa.
La violenta protesta era sfociata in un incendio provocato dagli stessi nordafricani e che aveva distrutto tre palazzine di un quartiere dell’isola siciliana.
Dopo essere stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Caltanissetta, il giudice ha disposto per l’uomo gli arresti domiciliari, anche in virtù del fatto che una zia residente ad Orbetello si era offerta di ospitarlo nella sua abitazione.
Non appena arrivato nella cittadina lagunare, però, il tunisino non si è presentato dai Carabinieri e perciò è scattata una nuova custodia cautelare in carcere.
I militari dell’Arma di Orbetello hanno quindi arrestato l’uomo, che adesso si trova nel carcere di Grosseto.