Home GrossetoCronaca Grosseto Omicidio di Grosseto: l’indiziato nega ogni responsabilità nel delitto

Omicidio di Grosseto: l’indiziato nega ogni responsabilità nel delitto

di Roberto Lottini
0 commento 8 views

Omicidio Grosseto

Ha negato ogni accusa Mirko Fiorini, il 21enne grossetano accusato dell’omicidio di Klevis Kuco, il 28enne albanese ucciso nella notte di domenica scorsa a Grosseto.

A suo carico, però, i Carabinieri del nucleo investigativo di Grosseto hanno raccolto alcuni gravi, univoci e concordanti indizi che proverebbero chiaramente il suo coinvolgimento nel delitto.

Sin dalle prime luci dell’alba di ieri, la macchina investigativa dell’Arma si è messa in moto per trovare elementi utili alla risoluzione del caso.

Dopo aver recuperato il coltello utilizzato per commettere l’omicidio, gettato a pochi metri di distanza dal punto in cui giaceva il cadavere di Kuco, sempre nella stessa zona i Carabinieri hanno scoperto un motorino, che è stato accertato essere di proprietà di un parente di Fiorini e a bordo del quale il 21enne si sarebbe recato sul luogo del delitto.

Inoltre, secondo la ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, dopo l’aggressione mortale, messa in atto tra le 4 e le 5, il giovane grossetano ha chiamato un amico per farsi accompagnare all’ospedale di Grosseto per farsi medicare alcune escoriazioni alla mano.

Appena arrivato al Pronto soccorso, intorno alle 7, i sanitari hanno contattato i Carabinieri, segnalando la presenza sospetta del ferito, e in pochi minuti i militari sono giunti al Misericordia per prendere in consegna Fiorini.

In seguito, all’interno della macchina che ha portato il ragazzo al nosocomio grossetano, le forze dell’ordine hanno ritrovato le chiavi, sporche di sangue, del motorino recuperato a pochi metri dal luogo del delitto.

Portato in caserma e sottoposto ad interrogatorio, il giovane ha dichiarato di essersi ferito per difendersi da un’aggressione, originata dal tentativo di rubare il suo motorino.

Il suo racconto, confuso ed incerto, non è stato ritenuto attendibile dagli inquirenti e, a fronte di tutti questi gravi indizi, il Pubblico Ministero Giuseppe Coniglio ha emesso nei confronti del giovane un decreto di fermo di indiziato di delitto.

Mirko Fiorini, disoccupato e residente a Grosseto insieme alla nonna, è stato quindi rinchiuso nel carcere di Grosseto con l’accusa di omicidio volontario ed è in attesa dell’interrogatorio di convalida, che dovrebbe svolgersi nel pomeriggio.

Durante la giornata di ieri, sono state ascoltate anche altre quattro persone informate su fatti: si tratta di alcuni amici italiani e stranieri della vittima, oltre alla persona che ha accompagnato Fiorini all’ospedale, comunque ritenuta dagli inquirenti completamente estranea all’accaduto.

I Carabinieri hanno ricostruito anche i terribili momenti dell’aggressione: Kuco è stato colpito da almeno dieci coltellate alla schiena e alla gola, ha provato a difendersi e, prima di stramazzare al suolo, intorno alle 4.30, è riuscito a telefonare ad un amico per chiedere aiuto.

Il giovane ha chiamato immediatamente le forze dell’ordine, anche se i militari dell’Arma erano già stati avvisati da un’altra persona che segnalava alcuni movimenti sospetti nella zona.

Le indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri stanno proseguendo senza soluzione di continuità per accertare di chi fosse il coltello che ha ucciso il ragazzo albanese e per analizzare i tabulati telefonici dei cellulari della vittima e dell’aggressore.

Sebbene fossero entrambi incensurati, Kuco e Fiorini erano finiti sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine perché gravitavano intorno all’ambiente dello spaccio di stupefacenti.

L’albanese era giunto in Italia 4 anni fa, era in possesso di un regolare permesso di soggiorno e lavorava saltuariamente come operaio edile.

Al momento, è in corso l’autopsia sul cadavere del 28enne, compiuta dall’equipe di Medicina legale di Siena.

Lascia un commento

* Utilizzando questo form si acconsente al trattamento dati personali secondo norma vigente. Puoi consultare la nostra Privacy Policy a questo indirizzo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ti potrebbero interessare

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: