Sono stati catturati 4 cani randagi nei comuni di Roccalbegna e Roccastrada.
Si tratta di un pastore maremmano e di 3 meticci, tutti in buone condizioni e sprovvisti di microchip. Adesso sono sistemati a Ribolla, nel canile “Dog Farm”, convenzionato con entrambi i Comuni. Tutte le operazioni sono state effettuate in linea con il permesso di cattura accordato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e dall’Istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale (Ispra)
Le attività che hanno portato alla cattura del pastore maremmano in località Torrente Fiascone, a Roccalbegna, si sono svolte nell’ambito del progetto Life/Ibriwolf. Gli altri 3 cani, invece, sono stati catturati a ridosso del nuovo stabilimento di Ortofrutta, nell’area di confine tra i comuni di Roccastrada e Grosseto, direttamente dal personale della “Dog Farm”, chiamato ad intervenire da alcuni cittadini impauriti per la presenza di un branco di cani vaganti.
Il progetto Life/Ibriwolf di cui è capofila la Provincia di Grosseto, coinvolge il Dipartimento di biologia e biotecnologie dell’Università La Sapienza di Roma, il Wwf Italia, il Parco regionale della Maremma e l’Unione dei Comuni dell’Amiata grossetano.
Dopo gli interventi dell’estate 2012, nel corso della quale la Provincia di Grosseto ha catturato 7 cani nell’area della discarica di Manciano, lunedì 10 giugno è iniziata l’attività di cattura 2013, di competenza dell’Ente. Le 8 gabbie, gestite dalle guardie volontarie con la supervisione dell’area Conservazione della natura della Provincia di Grosseto e del Crasm di Semproniano, sono state sistemate in località Abbandonato nel comune di Arcidosso, in località Torrente Fiascone e in località Poggio Scovavento nel comune di Roccalbegna, in località Tafone Montauto nel comune di Manciano, in località Podere Montarsicci e Baticci nel comune di Scansano. Gli agenti si occuperanno di redigere un’apposita scheda sui tempi e i luoghi scelti per le operazioni, mentre il Corpo di Polizia provinciale coordinerà i controlli a campione.
“Come nel 2012 – spiega Enzo Rossi, assessore allo Sviluppo rurale –, abbiamo posizionato diverse gabbie per effettuare tentativi di cattura di canidi, che sono i maggiori responsabili degli attacchi alle greggi. Siamo soddisfatti di questo primo risultato. Una novità importante è che sulle gabbie stiamo posizionando dei sensori di movimento che funzionano di giorno e di notte e consentono di fotografare tutti gli animali che attratti dal cibo-esca, si aggirano intorno alla zona di cattura. Questo sistema garantisce la possibilità di verificare che tipo di fauna selvatica vive nell’area.”
La scelta dei siti di cattura è effettuata tenendo conto delle indicazioni delle associazioni agricole e scegliendo tra le aziende che negli ultimi anni hanno subito più attacchi agli ovini da parte di predatori.
Sempre in questi giorni, inoltre, nei comuni di Roccastrada e Civitella Paganico sono riprese le attività di cattura finalizzate alla rimozione degli ibridi lupo-cane, da parte del personale del Dipartimento di biologia e biotecnologie dell’Università della Sapienza di Roma, con il sistema dei lacci bloccati avvisando i proprietari che vivono nella zona. Gli ibridi lupo-cane saranno sterilizzati e trasferiti in recinti faunistici nell’area che ospita il Crasm, mentre per i cani vaganti si attiveranno le procedure di legge, avvisando il Comune interessato che si occuperà del trasporto dell’animale al canile convenzionato.