Non aveva mai accettato quel divorzio, il pensiero di essere per sempre lontano dalla ex moglie lo tormentava giorno dopo giorno e, dopo essere tornato dal Portogallo e aver provato inutilmente a ricucire il rapporto, ha tentato il suicidio, ma poi ha aggredito il personale del 118 che tentava di soccorrerlo ed è stato denunciato.
E’ quanto accaduto ad un cittadino lusitano di 45 anni, residente a Follonica, rientrato in Italia con l’unico obiettivo di riconciliarsi con la moglie.
Dopo l’ennesimo rifiuto della donna di tornare insieme a lui, l’uomo è tornato in preda all’ira nella sua abitazione nella Città del Golfo e si è barricato dentro l’appartamento, quindi si è tagliato le vene dei polsi.
La ex moglie, preoccupata dal comportamento furioso dimostrato dal portoghese, si è precipitata a casa sua, chiamando nel frattempo il 118.
L’uomo, che nel frattempo aveva sprangato la porta dell’appartamento, ha minacciato i sanitari con una katana, la spada dei Samurai.
A quel punto, è stato chiesto l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri, che hanno dovuto sfondare il portone d’ingresso per entrare nell’abitazione.
Con molta freddezza, i militari hanno poi approfittato di un attimo di distrazione dell’uomo e sono riusciti a strappargli l’arma di mano e ad immobilizzarlo.
Quindi, il 45enne è stato consegnato al personale del 118 ed è stato ricoverato all’ospedale di Massa Marittima, mentre le forze dell’ordine hanno perquisito il suo appartamento.
All’interno, è stato ritrovato un vero e proprio arsenale: due katana, altrettanti bastoni animati, uno sfollagente telescopico e persino una baionetta d’assalto, tutti quanti detenuti illegalmente.
L’armamentario è stato sequestrato, mentre il portoghese è stato denunciato per minacce aggravate verso la moglie e i medici del 118 e per detenzione illegale di armi.