Home GrossetoCronaca Grosseto Due casi al giorno di violenza a Grosseto: allarmanti i dati elaborati dalla task force interistituzionale

Due casi al giorno di violenza a Grosseto: allarmanti i dati elaborati dalla task force interistituzionale

di Roberto Lottini
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Si è svolta, presso l’auditorium della Questura, l’ultima parte del corso di formazione organizzato dall’Agenzia della Formazione della Asl 9 e tenuto dalle diverse figure professionali che fanno parte della task force di Grosseto che applica il “Codice rosa”, un protocollo operativo che mette al centro la vittima appartenente alle cosiddette “fasce deboli”, come donne, anziani, bambini.

Della task force fanno parte rappresentanti di tutti i diversi enti che si occupano a vario titolo della vittima: dai medici ed infermieri del Pronto Soccorso alla Procura della Repubblica, alle Forze di Polizia, agli assistenti sociali, agli psicologici, ma anche figure quali insegnanti, studenti, farmacisti.

Il “Codice Rosa” è un protocollo operativo che mira ad assistere in toto la vittima, attraverso un canale preferenziale ed un percorso protetto che, anche all’interno del Pronto Soccorso, si svolge in una “Stanza rosa”, nella quale il personale sanitario e le forze dell’ordine in borghese si recano dalla vittima.

Il “Codice Rosa” è nato nel 2010 a Grosseto grazie ad un’intesa interistituzionale tra Asl e Procura della Repubblica e si è già esteso in altre aziende sanitarie della Toscana, mentre sono interessate a replicare l’esperienza anche Sicilia, Puglia, Calabria, Veneto e Lazio. La task force ha già ricevuto diversi riconoscimenti e giovedì 14 dicembre la Dott.ssa Vittoria Doretti, responsabile della task force, sarà premiata da un rappresentante del Ministro dell’Interno durante il convegno organizzato a Bologna dall’Istituto Europeo Pegaso Onlus.

Il corso di formazione che la Asl 9 ha organizzato, diretto ai diversi operatori che concretamente si trovano ad agire sul campo nelle materie di cui si occupa il “Codice rosa”, si è svolto in tre lezioni della durata di un giorno ciascuna, sui temi “Lo stalking: la violenza negli atti persecutori”, “La violenza e la catena di custodia del reperto in caso di abuso sessuale” e “Approfondimento congiunto sulla pedopornografia online”.

La finalità di questo progetto di formazione congiunta è stata quella di uniformare le conoscenze e le procedure operative da parte di tutti i soggetti coinvolti nella gestione di una vittima che rientra nel “Codice rosa”, sia dal punto di vista dell’approccio con la vittima, sia dal punto di vista della raccolta delle prove e della corretta repertazione finalizzata alla buona riuscita delle indagini e all’ottimizzazione dei risultati processuali.

All’incontro di oggi, incentrato sul tema della pedopornografia, erano presenti il Questore di Grosseto Michele Laratta, il Comandante del Norm di Grosseto Fabio Del Sette, la dirigente della Squadra Volanti Mascia Mazzantini, la vicedirigente della Polizia postale della Toscana Stefania Pierazzi, la responsabile della task force Vittoria Doretti, e il Direttore Sanitario della Asl 9 Danilo Zuccherelli.

Secondo i dati elaborati fino al novembre scorso e riferiti al 2012, a Grosseto due persone al giorno si rivolgono alla task force, con un aumento dei casi durante la primavera e l’estate.

Al momento, il numero dei soggetti vittime di violenza per cui è stato attivato il servizio di consulenza è rimasto costante rispetto al 2011, quando sono stati 503 i casi seguiti dalla task force, con un incremento del 63 % rispetto al 2010, anno in cui è stato attivato il servizio.

“Ciò non significa che ci sia stato un sensibile aumento degli episodi di violenza a Grosseto – commenta la Dott.ssa Vittoria Doretti -, ma questi dati sono causati da una maggior sensibilità degli operatori nel riconoscere i casi di maltrattamenti. Inoltre, anche le vittime si affidano con maggiore fiducia a questo servizio e sono più propense rispetto al passato a rivolgersi alla task force”.

“Il punto di forza del nostro gruppo operativo – continua la Dottoressasta nella coesione delle varie istituzioni e dei vari membri che ne fanno parte. Ognuno ha avuto l’umiltà e il merito di disfarsi della propria divisa e della propria uniforme per mettersi al servizio delle persone finalità che portiamo avanti. Per ottenere questi risultati ci vuole un grande cuore e una spiccata professionalità e nessuno di noi si è mai tirato indietro nell’adempiere al ruolo che occupa all’interno della task force”.

“Ciò che è più preoccupante – conclude Vittoria Dorettiin merito ai dati che abbiamo raccolto, è l’aumento delle violenze nei confronti degli ultra 65enni e che sta emergendo anche un aspetto poco conosciuto, ma non per questo meno drammatico: i maltrattamenti nei confronti dei disabili.”

“Gli incontri che abbiamo organizzato – afferma il Questore Michele Larattasi pongono l’obiettivo di fornire criteri omogenei, attraverso i quali tutte le forze in campo di cui dispone la task force possono lavorare all’unisono con l’obiettivo di aiutare e sostenere le vittime delle violenze”.

“Ho vissuto in prima persona il progetto portato avanti dalla task force – dichiara Fabio Del Sette, comandante del Norm di Grosseto – e devo dire con estrema convinzione che il progetto funziona alla perfezione e riesce a perseguire la finalità di controbattere ogni tipo di violenza”.

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