Almeno 50-60 milioni. E’ la stima dei lavori di somma urgenza, ovvero gli interventi con una corsia preferenziale e da far partire subito, che saranno realizzati nelle zone colpite dall’alluvione.
L’analisi degli interventi necessari è stata fatta oggi nel corso di un incontro nel Palazzo della Provincia tra il presidente della Regione, Enrico Rossi; il presidente della Provincia, Leonardo Marras; gli amministratori di venti comuni colpiti dall’alluvione; i tecnici regionali del Genio e della Protezione civile.
L’elenco dettagliato delle opere da mettere a cantiere, argini, viabilità e ponti da ricostruire, ma anche interventi per impostare da subito un lavoro più ambizioso che ha come obiettivo la messa in sicurezza del territorio, sarà però stilato nei prossimi giorni e giovedì è stato convocato per questo motivo un nuovo incontro.
La situazione è infatti ancora in evoluzione. Giusto stamani c’è stato sopralluogo lungo l’Ombrone: a Steccaia è stata rilevata l’erosione ai piedi di un’argine per quattrocento metri, dovrà essere realizzata una scogliera a protezione e servirà forse un altro milione. Altre zone sono ancora sommerse dall’acqua, cosicché i danni non possono essere compiutamente calcolati.
Il Parlamento sta modificando la legge di stabilità per mettere a disposizione delle regioni alluvionate 250 milioni euro e concedere poteri speciali ai presidenti. La Toscana di quei 250 milioni ne potrebbe avere 150.
“Sono pochi” ripete Rossi, che rilancia al governo la proposta di un corposo stanziamento da 500-600 milioni in opere di prevenzione, magari prorogando per altri sei mesi l’accisa di solidarietà sui carburanti decisa dopo il sisma in Emilia Romagna. Solo in Toscana si contano infatti almeno 350 milioni di danni esclusivamente per le opere pubbliche e non meno di 150 alle imprese agricole.
“Stiamo verificando come eventualmente anticipare le risorse ai Comuni, prima dell’approvazione della legge di stabilità” spiega il presidente della Regione. Altre verifiche riguardano la possibilità di accendere un mutuo per trovare ulteriori risorse.
Allo studio prestiti agevolati per le imprese
Ma la Regione si sta muovendo anche per aiutare le imprese a risollevarsi. “Stiamo mettendo a punto un pacchetto di aiuti assieme a Fidi Toscana e le banche, con cui spero di poter firmare un accordo entro la fine della prossima settimana” afferma Rossi.
L’idea è quella di chiedere agli istituti di credito di mettere a disposizione prestiti per almeno 100 milioni, in prima battuta. I finanziamenti sarebbero garantiti all’80 per cento da Fidi Toscana, la finanziaria della Regione. Le imprese pagherebbero la prima rata dopo un anno e mezzo e la Regione si accollerebbe gli interessi per lo stesso periodo.
“Nell’accordo che vogliamo firmare ci saranno anche tempi certi per l’istruttoria e la concessione del finanziamento – assicura Rossi –: 15 giorni per l’esame da parte di Fidi ed altrettanti per la risposta della banca”.
Un aiuto speciale per l’agricoltura
Nell’incontro odierno Rossi si è soffermato anche sui danni subiti dalle imprese agricole e dalle industrie agroalimentari, che hanno visto distrutto il raccolto di un anno e forse anche quello del prossimo.
“Si tratta di una parte importante dell’agricoltura non solo toscana. Il problema è stato sottovalutato e in Parlamento non c’è sufficiente consapevolezza – afferma il presidente della Regione –. Il governo ne deve prendere atto. C’è bisogno di un intervento speciale per soccorrere oltre quattromila imprese e ne parlerò nei prossimi giorni con il ministro Catania”.