Per far fronte alla grave situazione di emergenza che stanno vivendo le aziende colpite dall’alluvione, in particolare quelle presenti nell’area di Orbetello, Manciano e Capalbio, la Provincia ha riunito intorno allo stesso tavolo associazioni di categoria e rappresentanti dei Comuni, con l’obiettivo di coordinare iniziative di carattere pubblico, finalizzate al censimento dei danni per la richiesta di risarcimento.
L’assessore provinciale all’agricoltura Enzo Rossi ha convocato il tavolo dedicato all’agricoltura e alla trasformazione, mentre l’assessore allo Sviluppo economico e al turismo, Gianfranco Chelini, ha riunito commercio, artigianato, industria e turismo.
“La Provincia – spiegano gli assessori Enzo Rossi e Gianfranco Chelini – si occuperà di coordinare le procedure di segnalazione e raccolta dati, per costituire un dossier completo e approfondito, corredato da immagini e cartografia, da presentare alla Regione e al Governo, in modo da avviare le pratiche per la richiesta di risarcimento, cercando di ridurre i tempi burocratici. Verrà adottata una procedura informatizzata, già sperimentata dalla Regione nel 2010. La procedura sarà resa nota sul sito della Provincia e attraverso le associazioni di categoria. Con tutta probabilità verrà utilizzato lo strumento dei Suap. Dietro segnalazione i tecnici di Provincia e Comuni andranno nelle singole aziende per fare una stima puntuale dei danni.
Tutta questa importante operazione è stata fortemente voluta dal presidente della Provincia, Leonardo Marras, che in questa fase ha chiesto anche la collaborazione degli ordini professionali per garantire perizie gratuite alle aziende colpite dall’alluvione. All’appello hanno già risposto l’ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali e il collegio dei geometri, che hanno dato la loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione provinciale e con i tecnici dei Comuni. Si tratta di contribuire alla ripresa di aziende che erano già sofferenti e che adesso rischiano di non rialzare più la testa senza l’aiuto di tutti i livelli istituzionali.”
Agricoltura
Riuniti al tavolo anticrisi per l’agricoltura c’erano l’assessore provinciale Enzo Rossi, il presidente di Confragricoltura, Anton Francesco Vivarelli; il presidente della Cia, Enrico Rabazzi; il presidente della Coldiretti, Francesco Viaggi.
“I danni per questo comparto sono enormi – dichiara Enzo Rossi – : da una prima valutazione superano i 150 milioni di euro, tra comparto agricolo e della trasformazione. Parliamo di allevamenti distrutti, terreni sott’acqua, attrezzature fuori uso, e l’impossibilità di riavviare l’attività per le più importanti aziende di trasformazione del territorio: dalla centrale ortofrutticola di Albinia, a Conserve Italia, Copaca e Cooperativa Agrimaremma, che ha perduto tutto il materiale raccolto nel centro di stoccaggio situato nel comune di Manciano”.
“In questa prima riunione – spiega Anton Francesco Vivarelli Colonna, presidente della Confagricoltura- sono state gettate ottime basi per riuscire a creare una piattaforma di solido sostegno alle aziende colpite dall’alluvione. Procederemo anche all’attivazione di un tavolo di crisi con i consorzi di bonifica per le opere di ripristino, perché i terreni sono dilavati e dobbiamo effettuare gli interventi più urgenti per non ritrovarsi in futuro nella medesima situazione.”
“Le imprese sono al collasso – commenta Enrico Rabazzi, presidente della Cia – : la maggior parte di quelle presenti nell’area di Marsiliana, Albinia e Capalbio non hanno più nulla, perché l’acqua ha superato i due metri di altezza. Per non parlare dei danni alla viabilità rurale, ferite profonde che sarà difficile riparare. Un plauso alla Provincia per l’impegno che ha assunto. Faremo tutto il possibile per aiutare le aziende agricole in difficoltà”.
“Non ci dimentichiamo – aggiunge Francesco Viaggi, presidente di Coldiretti – che è stata colpita tutta la provincia di Grosseto da questa ondata di maltempo: sarà quindi un’analisi lunga dei danni e un percorso altrettanto lungo di ricostruzione, che dovrà necessariamente coinvolgere tutte le istituzioni, oltre alle associazioni di categoria.”