Due cani randagi sono stati catturati questa mattina nel comune di Manciano, nell’ambito del progetto Ibriwolf, di cui è capofila la Provincia di Grosseto. I cani verranno trasferiti al canile convenzionato con il Comune di Manciano. Il progetto Ibriwolf coinvolge l’Università La Sapienza di Roma, il Wwf Italia, il Parco Regionale della Maremma, l’unione dei Comuni dell’Amiata grossetano, la Asl 9 di Grosseto e prevede una serie di azioni, finalizzate alla salvaguardia della popolazione di lupi in Italia, e alla riduzione dei danni alle greggi ovine, attraverso il contenimento degli ibridi e dei cani vaganti, che frequentemente sono la causa dei maggiori danni a pecore e capre.
“Durante l’estate – spiega Enzo Rossi, assessore provinciale allo Sviluppo rurale – abbiamo posizionato 4 gabbie, per effettuare vari tentativi di cattura di cani vaganti, che spesso sono i maggiori responsabili degli attacchi alle greggi. Una gabbia è stata posizionata nel Comune di Roccalbegna, una nel comune di Arcidosso, in località Abbandonato, e due a Manciano, in località Montauto. Dopo una pausa di una decina di giorni, il primo di ottobre, abbiamo riattivato le 4 gabbie; quelle posizionate a Montauto sono state spostate a ridosso dell’omonima discarica, dove sono stati catturati i due cani randagi. Siamo soddisfatti di questo primo risultato; una novità importante è che sulle gabbie sono stati attivati dei sensori di movimento che funzionano di giorno e di notte e consentono di fotografare tutti gli animali che attratti dal cibo- esca, si aggirano intorno alla zona di cattura. Questo sistema garantisce la possibilità di verificare se in quei territori vivono anche dei lupi e dei cani incrociati con il lupo.”