La Fondazione Atlante per la Maremma, presieduta da Viola Lamioni, anche quest’anno dedica una serie di incontri ai temi del lavoro e della formazione dei giovani.
Dopo il successo della rassegna dello scorso anno “Tempi moderni”, dedicata a temi sociali, che ha visto la partecipazione di oltre 1000 persone tra studenti e pubblico, la Fondazione ha organizzato quest’anno un programma di eventi dal titolo “I mestieri del cinema”. Si tratta di un ciclo di incontri con grandi professionisti ed esperti di cinema per avvicinare gli studenti e il pubblico non solo ad una lettura consapevole dei film, ma anche all’idea che il cinema è un’industria che crea posti di lavoro e che è caratterizzata da veri e propri mestieri. E’ possibile, dopo una formazione specializzata, lavorare nel cinema come operatori, fotografi, scenografi, montatori, costumisti. Un’occasione unica per incontrare personaggi come Luciano Tovoli, Michele Collavitti (che il 13 dicembre affronterà il tema del montaggio) e il critico Fabio Canessa (il 17 gennaio parlerà di lettura del film). Chiuderà il ciclo il regista Pupi Avati, che sarà il protagonista di due incontri dedicati alla sceneggiatura e alla regia.
Il cinema ed i suoi mestieri come opportunità di lavoro sarà il tema del primo incontro della rassegna, venerdì 8 novembre, con inizio alle 9, con Luciano Tovoli, direttore della fotografia nato in Maremma, a Massa Marittima, e che ha lavorato per importanti registi come Michelangelo Antonioni, Ettore Scola, Luis Bunuel, Luigi Comencini, Dario Argento.
L’evento, aperto al pubblico e ad ingresso libero, si svolgerà alla Multisala Aurelia Antica. Parteciperanno alcune classi del Liceo “Antonio Rosmini”. Nel corso dell’evento saranno esposte tele dedicate al cinema di Andrea Ferrari.
Luciano Tovoli, biografia
E’ nato a Massa Marittima nel 1936. E’ stato direttore della fotografia in film che hanno fatto la storia del cinema come “Professione Reporter” di Michelangelo Antonioni, che vinse il Nastro d’Argento a Cannes nel 1976, o “Splendor” di Ettore Scola, che ebbe lo stesso riconoscimento nel 1989. E’ stato direttore della fotografia in film di grande successo come “Léonor” di Juan Luis Buñuel (1975), “La donna della domenica” di Luigi Comencini (1975), “L’ultima donna” di Marco Ferreri (1976), “Il deserto dei Tartari” di Valerio Zurlini (1976), “Il pap’occhio” di Renzo Arbore (1980) “Bianco, rosso e Verdone” di Carlo Verdone (1981), “Oltre la porta”, regia di Liliana Cavani (1982), “Bianca” di Nanni Moretti (1984), “Fracchia contro Dracula” di Neri Parenti (1985), “Love Dream”, regia di Charles Finch (1988), “Il mistero Von Bulow” di Barbet Schroeder (1990), “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola (1991), “Titus” di Julie Taymor (1999). Intensa la collaborazione con Dario Argento per cui diresse la fotografia di “Suspiria”, “Tenebre” e “Dracula 3D” .
Nel 2007 divenne il primo membro onorario di Imago, la Federazione europea dei direttori della fotografia da lui fondata.