In programma da domani a Grosseto – The Space Cinema
New England, XVII secolo (no, non siamo a Frittole, “millequattrocento, quasi millecinque”, qui si può ragionevolmente stimare la prima metà del secolo). Una famiglia viene cacciata da una delle prime comunità di puritani che creeranno le 13 future colonie ed è costretta a stabilirsi ai margini di una foresta ove intendono fondare una fattoria. Ma da subito strani accadimenti cominciano ad avvenire, a partire dalla scomparsa del piccolo (e non ancora battezzato) Samuel, che fa disperare in primis la madre Katherine (Kate Dickie, la Lysa Arryn di Game Of Thrones),
Al sostentamento fisico ed al sostegno psicologico della famiglia dovrà pensare William (Ralph Ineson, anch’egli in Game Of Thrones nel ruolo di Dagmer Cleftjaw, ma visto anche in Harry Potter e nella serie inglese The Office). Le difficoltà non sono poche, tra una terra ingrata, le difficoltà di reinventarsi agricoltore ed allevatore e gli eventi singolari che continuano ad accadere.
Per ogni evento, di matrice soprannaturale o squisitamente umana, capro espiatorio è la figlia Thomasin (Anya Taylor-Joy, pressoché al debutto nel cinema dopo piccoli ruoli televisivi). Sarà accusata di aver stretto un patto col diavolo e di essere diventata una strega. Accuse che avranno il sapore della profezia che si autoavvera.
Il film trae dichiaratamente origine dalle leggende del New England ed in effetti il contesto è rappresentato molto fedelmente, i personaggi ben caratterizzati ed il clima pervaso da una religiosità quasi opprimente, quella che ci si potrebbe aspettare da una comunità di puritani. Secoli di tradizione conferiscono alla trama una solidità percepibile ed anche i dialoghi risultano del tutto credibili.
Robert Eggers, al suo debutto come regista ed anche sceneggiatore di questo lungometraggio, non ha particolari guizzi dietro la macchina da presa, ma riesce a confezionare una trama capace di ricreare l’atmosfera di una storia raccontata davanti alla luce di un camino: lo spettatore viene condotto in maniera morbida attraverso gli accadimenti e la suspense è palpabile. The Witch ha una durata media, 93 minuti, ma si arriva alla fine convinti di aver assistito ad una puntata di una serie TV, quasi fossero trascorsi 40 minuti.
Gli attori non brillano particolarmente ma incarnano in maniera convincente i loro personaggi, accompagnandoli spesso con una buona fisicità. The Witch dimostra che, quando c’è una buona idea ed una discreta realizzazione, non servono grandi budget per fare un film godibile. Il film di Eggers, acquistato dalla società di distribuzione A24 Films dopo l’apparizione al Sundance Film Festival del 2015, è infatti costato “solo” 1 milione di dollari e sinora ne ha incassati ben 30.