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Manca poco alla terza edizione del Siloe Film Festival, il suggestivo festival cinematografico internazionale che come ormai da tradizione si terrà nel monastero di Siloe, a Poggi del Sasso, un luogo di meraviglia nel comune di Cinigiano, venerdì 8 e sabato 9 luglio.
Il Festival è ideato e organizzato dal centro culturale San Benedetto, in collaborazione con l’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana e con la Fondazione Ente dello spettacolo. Il direttore artistico della rassegna è Fabio Sonzogni.
Il programma del Festival prevede infatti due intere giornate di proiezioni, incontri e dibattiti tra filosofi, teologi, poeti, attori, registi e monaci. Il tutto in un clima di convivialità, immersi nello splendore delle colline toscane e nella contemplazione del Creato. Ci sarà l’attore Salvatore Striano, il filosofo Umberto Curi e il poeta Franco Marcoaldi.
“Alla ricerca dell’altro, la compassione”.
La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal cielo è il tema sul quale dovranno misurarsi le opere che parteciperanno all’edizione del Festival di quest’anno.
Raccontare la fatica, la pratica che permette alla verità di emergere, quella luce nascosta, sepolta, imbrigliata nell’umano, che è il bene, la giustizia, la bellezza e non l’autorealizzazione. Raccontare la compassione che è prendersi cura dell’altrui miseria, partecipare al dolore della condizione umana, che è la propria.
I premi
Sabato 9 luglio, ai vincitori selezionati tra le 12 opere proiettate al Festival, verranno assegnati i premi: il premio della giuria del Siloe Film Festival, il premio del pubblico e, novità della terza edizione, il premio della giuria giovani.
La giuria, inoltre, avrà la possibilità di assegnare una menzione speciale a un’opera in concorso di particolare valore. I tre film vincitori riceveranno in premio un’opera artistica, a tiratura limitata, creata per l’occasione.
Il Siloe Film Festival si svolge presso una comunità monastica che si inserisce nel solco della tradizione benedettina. La comunità vive e opera in un monastero in costruzione, ma già capace di ospitare amici e pellegrini, anche se in numero ristretto. Situato su un alto colle che domina la valle dell’Ombrone, guarda da non molto lontano il Monte Amiata e la Val d’Orcia, scruta l’orizzonte per tuffarsi in mare, soprattutto nei tramonti dorati, dietro ai monti dell’Uccellina, ad un chilometro dal paese di Poggi del Sasso e a 10 da Paganico. Oltre ai membri stabili, sono spesso ospiti persone che trascorrono con i monaci dei periodi più o meno lunghi condividendo la vita della Comunità.
I finalisti
Quest’anno, la commissione ha deciso di portare al festival non 10, come indicato nel bando, ma 12 film finalisti. La decisione presa all’unanimità è risultato dell’attenta analisi dei tanti film interessanti arrivati quest’anno. Altri avrebbero avuto pieno titolo ad esserci, ma la dimensione del “contenitore” non ne avrebbe permesso la giusta visibilità.
Questa edizione, rispetto alle precedenti, avrà il connotato dell’internazionalità, un valore aggiunto che è, nella pratica, l’incontro con l’altro, tema di quest’anno.
Cinque film italiani, tre tedeschi, uno russo, uno spagnolo, uno inglese e uno tedesco in lingua araba.
La compagine italiana è rappresentata da autori affermati come Hermes Mangialardo, Simone Massi, Andrea Zambelli già vincitori di numerosi festival internazionali, Alessandro Capitanil vincitore del David di Donatello 2016 con Bellissima e Cristina Ki Casini vincitrice del Globo d’oro 2016 con Tra le dita, film presenti al SiloeFF | 016.