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“Bella la fotografia, bravi gli interpreti!”: torna il corso di critica cinematografica di Fondazione Grosseto Cultura

di Redazione
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Dopo il successo delle edizioni precedenti, torna “Bella la fotografia, bravi gli interpreti!”, il corso di critica cinematografica promosso per il quarto anno da Fondazione Grosseto Cultura in collaborazione con Clorofilla film festival e Maremma Network, che vedrà Mario Sesti – direttore del Premio Monicelli e tra i curatori del Festival di Roma – approfondire alcuni temi legati all’analisi dei film. Il corso viene riproposto a Grosseto al Museo di storia naturale in (strada Corsini 5), in quattro incontri, a partire da venerdì 5 febbraio, dalle 16 alle 19.30, a cadenza settimanale.

Il corso

Ogni film che si rispetti scrive se stesso su di noi rendendoci un po’ diversi da quello che eravamo prima di entrare in una sala: il critico è colui che trascrive questa traccia residua del film per condividerla con chiunque.  Questi incontri vedranno i partecipanti al lavoro per capire come si legge ciò che tutti conosciamo bene (il piacere dei film) e come si racconta in una recensione: il cinema come movimento del corpo (occhi, orecchie, pelle) e della mente che diventa scrittura. Queste ‘lezioni’ saranno forme di allenamento, esercizio e crescita di un’attitudine, quella degli spettatori, che nessuno ha mai avuto bisogno di imparare. Le recensioni saranno lette, analizzate e commentate pubblicamente, le lezioni saranno costituite di proiezioni di sequenze e commento, i partecipanti non avranno bisogno di alcun titolo, condizione anagrafica o scolare per partecipare.

L’incontro con il regista

Anche quest’anno, come è successo nella scorsa edizione con Valeria Golino (un incontro/conversazione con gli allievi che è entrato a far parte di un libro, “Che cosa è il cinema”, edito da Donzelli), ci sarà un incontro con un regista: Daniele Luchetti. Il corso di quest’anno – facendo tesoro del percorso di formazione e “palestra” di critica degli anni precedenti – intende  sperimentare un lavoro di interpretazione dell’opera di un autore con testi di lettura, analisi e bozze di saggi intorno a più film dello stesso regista. Al termine del corso, lo stesso Luchetti incontrerà gli allievi e leggerà i testi prodotti sul suo cinema.

Nei venerdì di febbraio e marzo (19, 26 febbraio, 4, 11 marzo) in cui non ci sarà lezione sono previste delle proiezioni didattiche di approfondimento.

Costi

Il corso è gratuito per i soci di Fondazione Grosseto Cultura (tessera associativa: 50 euro Tessera plus; 30 euro Tessera ordinaria; 10 euro per gli under 30). Per i non associati alla Fondazione Grosseto Cultura il corso costa 60 euro. 15 euro è il costo della singola lezione.

Mario Sesti

Critico e giornalista cinematografico, autore di film documentari, collabora a Film Tv, Ciak, La Repubblica. E’ tra i curatori del Festival di Roma e direttore del Premio Monicelli di Grosseto. Per 13 anni ha lavorato all’Espresso come giornalista e cronista cinematografico. Per 10 anni ha insegnato al Centro sperimentale, dal 2005 insegna al Dams di Roma Tre. Ha scritto libri e monografie su Nanni Moretti, il Nuovo cinema italiano, il cinema poliziesco e su Pietro Germi (“Tutto il cinema di Pietro Germi”, pubblicato da Baldini e Castoldi, con il quale ha vinto in Italia il premio di “Miglior libro di cinema dell’anno” nel 1987).

Nel 2006 ha vinto con un altro libro, pubblicato da Feltrinelli, ”In quel film c’è un segreto”, il premio “Diego Fabbri”, per il miglior libro di cinema. Suoi film documentari sono stati proiettati al Festival di Cannes, al MoMA di New York, all’Università di Princeton, al Festival di Locarno, al Torinofilmfestival,  al Museo Guggenheim di New York, oltre a essere stati distribuiti in dvd negli Uusa e programmati da Rai Tre, Raisat Cinema, Sky, Mediaset, la Sette: nel 2003 un suo film-inchiesta sul finale perduto di “8 ½”  di Fellini (“L’ultima sequenza”) è stato selezionato dal Festival di Cannes, proiettato a New York, Seattle, San Paolo, Londra, Monaco, Budapest, San Francisco, Los Angeles e in tutta Italia.

Dal 1998 fino al 2000 è stato responsabile del progetto “Cinema forever”, per il quale ha curato il restauro di “Un maledetto imbroglio”, “La dolce vita”, “ 8 ½ “, “Umberto D.”, “I vitelloni”, “Lo sceicco bianco”, “Francesco giullare di Dio” (fra gli altri). Nel 2005 un suo film documentario su Pasolini  (“La voce di Pasolini”, realizzato insieme a Matteo Cerami)  è stato scelto dalla collana Real Cinema e distribuito nelle librerie Feltrinelli. E’ stato direttore del Festival di Taormina, del Festival Cinema &/è Lavoro di Terni e dal 2004 al 2006, Carlo Verdone, lo ha chiamato a curare le retrospettive del Terra di Siena Film Festival. Tra i suoi ultimi impegni come regista la realizzazione di due documentari: “La voce di Berlinguer”, insieme a Teho Teardo, e “Senza Lucio”, dedicato a Lucio Dalla.

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