Grosseto. «Il problema del sottodimensionamento del personale di Polizia rimane molto serio – dichiara Stefano Fabbrini, segretario del Silp Cgil -, sia per gli operatori che fanno riferimento alla Questura che per quelli della Polizia stradale. La recente comunicazione che riguarda l’arrivo a Grosseto di 15 nuovi agenti (13 + 2 per la stradale) più che una buona notizia, è un atto dovuto. Fra il 2024 e il 2025, infatti, andranno in pensione 25 persone che lavorano in provincia di Grosseto, alle quali si aggiungeranno i colleghi che in seguito ai concorsi vinti cambieranno sede o torneranno a casa propria.
La Questura e la Polizia stradale continuano pertanto ad avere un grave deficit complessivo di personale, al quale va messa mano una volta per tutte, non limitandosi a interventi saltuari e di breve respiro. Anche perché, con la situazione attuale, a soffrire sono poi i servizi ai cittadini: sia quelli che garantiscono la sicurezza in strada, che quelli relativi al rilascio e al controllo del porto d’armi, al rilascio dei passaporti e alla gestione dei permessi di soggiorno per le persone extracomunitarie. Pratiche che accumulano ritardi prima di essere evase proprio a causa della mancanza di personale dedicato.
Questa situazione sta creando le condizioni per la “tempesta perfetta”, perché il blocco del turnover prolungato negli anni farà sì che un’intera generazione di agenti si troverà ad andare in pensione tutta in un periodo di tempo ristretto. Con il risultato che non ci sarà la trasmissione delle competenze ai giovani agenti che subentreranno al loro posto, lavoro che ha bisogno di tempo perché avvenga in moto funzionale a formare le nuove leve e affinare le loro capacità, evitando che si trovino a fronteggiare situazioni difficili dovendo improvvisare.
Infine, va sottolineata la carenza enorme di personale per la Polizia stradale, con gli agenti della sezione di Grosseto e dei tre distaccamenti di Arcidosso, Orbetello e Massa Marittima costretti a fare turni massacranti e a percorrere centinaia di chilometri ogni giorno. I pattugliamenti sull’Aurelia, ad esempio, vengono spesso garantiti dal personale dell’Amiata, che spostandosi sulla costa per i servizi si allontanano dalla loro zona di competenza, non potendo garantirne la copertura.
La Polizia di Stato e la Questura fanno di tutto per svolgere il proprio ruolo di prevenzione del crimine, ma perché questo possa essere fatto in modo efficace, rendendo visibile la presenza delle forze dell’ordine sul territorio, c’è bisogno di personale adeguato in termini di consistenza e adeguatamente formato in chiave professionale. Finché il Governo, al di là delle dichiarazioni roboanti sulla sicurezza – conclude Fabbrini -, non affronterà il problema per quello che è, assumendo migliaia di nuovi agenti e formandoli in modo approfondito, Grosseto come molti altre realtà d’Italia continuerà a soffrire il gap tra agenti necessari e quelli disponibili effettivamente. E i cittadini continueranno ad avere meno sicurezza e, in generale, i peggiori servizi».