Grosseto. È stato firmato dal Questore di Grosseto Claudio Ciccimarra e dalla direttrice del Coeso Società della Salute Tania Barbi il protocollo di intesa aggiornato in materia di atti persecutori e violenza domestica, noto come protocollo “Zeus”.
Alla luce di alcune novità normative e a pochi giorni dall’insediamento del Questore, i due enti hanno sottoscritto il documento, rinnovando la comunione di intenti già dimostrata, per rendere ancora più veloce e proficua la collaborazione da Polizia di Stato e servizi sociali, con l’obiettivo di prevenire episodi di violenza e proteggere le vittime.
Il Questore ha affermato di confidare negli effetti positivi del protocollo, valido strumento in termini di abbassamento della recidiva, a dimostrazione che gli interventi preventivi rivolti all’autore della violenza hanno grande importanza e si collocano in rapporto di complementarietà rispetto a quelli a sostegno delle vittime; il Questore ha infine sottolineato l’importanza di fare rete per dare risposta ad un fenomeno ancora troppo diffuso.
Il protocollo
Nel protocollo di intesa, i soggetti maltrattanti che ricevono l’ammonimento da parte del Questore sono invitati a recarsi, nel primo giorno utile di apertura, allo sportello Sam, lo spazio di ascolto per maltrattanti, per sottoporsi a un colloquio con gli operatori e decidere se intraprendere un percorso di assistenza, volto a modificare i propri comportamenti violenti.
Sarà direttamente la Divisione della Polizia anticrimine a comunicare agli operatori di sportello la data scelta per il primo colloquio, facilitando, così, l’avvio del percorso.
Il nuovo protocollo e il regolamento sono stati approvati dalla Giunta esecutiva del Coeso nella riunione del 26 settembre scorso.
“La firma di questo protocollo – commenta il presidente del Coeso Antonfrancesco Vivarelli Colonna – rappresenta un passo fondamentale nella lotta contro la violenza domestica e gli atti persecutori. L’aggiornamento del protocollo Zeus conferma la nostra volontà di creare un sistema di intervento rapido ed efficace, in cui la collaborazione tra istituzioni locali, Polizia di Stato e servizi sociali è centrale. La nostra missione è quella di proteggere le vittime, ma anche di lavorare con i soggetti maltrattanti per aiutarli a modificare i loro comportamenti, in modo da prevenire nuove violenze. Ringrazio la Questura e tutti i nostri partner per l’impegno congiunto in questo importante progetto”.
“Aggiornare periodicamente questi strumenti operativi è molto importante – dichiara la direttrice Tania Barbi – perché permette di sperimentare delle procedure e metterle meglio a punto. Con questo ultimo aggiornamento, l’eventuale presa in carica del soggetto maltrattante sarà più rapida”.
Lo sportello Sam si trova in viale Cimabue a Grosseto, all’ingresso di Villa Pizzetti. Riceve il pubblico su appuntamento ogni martedì dalle 9 alle 13 e venerdì dalle 14 alle 19 e presta assistenza telefonica il mercoledì dalle 10 alle 14 (Per informazioni cell. 337.1395542).
Dal momento della sua apertura, tramite un progetto sperimentale promosso da Coeso e Asl Toscana sud est, ha assistito 130 persone.