Grosseto. “Chiediamo al sindaco di Civitella Paganico e al presidente della Pro Loco di Paganico che venga bloccato il Palio della Granocchia in programma per domenica 1° settembre. Non possiamo permettere che venga messa in pericolo la vita delle dodici rane che dovrebbero essere poste su carriole e spinte in corsa su un tratto asfaltato di trecento metri, riprendendole ogni volta che saltano via, con un enorme stress e pericolo per gli animali stessi”: a dichiararlo è Giacomo Bottinelli, della Lav.
Per l’edizione del 2023, a seguito di denuncia della Lav, il sindaco di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, e il presidente della Pro Loco, Giulio Scheggi, hanno già ricevuto un avviso di conclusione delle indagini a loro carico per l’articolo 544 quater del Codice penale, che punisce chiunque organizzi manifestazioni che causano strazio agli animali.
“Nonostante l’avviso di conclusione delle indagini e la delicata situazione giudiziaria – dichiara Bottinelli –, il Palio della Granocchia è stato ugualmente confermato e ampiamente pubblicizzato. Le rane, come dimostrano i pareri scientifici che abbiamo citato e depositato, sono animali estremamente delicati, dalla pelle e dalla struttura fragile, per cui anche la semplice manipolazione è fonte di sofferenza; per non parlare del trattamento che viene loro riservato durante la gara di Paganico, in cui i concorrenti le sottopongono a continui sobbalzi, le raccolgono e le sbattono in continuazione sopra le carriole, con il costante rischio di calpestarle. Se domenica 1° settembre il Palio dovesse svolgersi, si rischierebbero, oltre alla reiterazione del reato di cui all’articolo 544 quater del Codice Penale, anche eventuali ulteriori fattispecie di reato a danno degli animali. Lav continuerà a combattere contro i maltrattamenti ai danni degli animali. La tradizione di una manifestazione non può giustificare condotte che causano sofferenza agli animali stessi”.