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CBD: quali prodotti si possono ancora vendere?

di Redazione
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Nel 2024, il panorama del mercato del CBD in Italia ha subito significative trasformazioni a seguito di nuove normative introdotte dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Queste modifiche hanno ristretto la vendita di prodotti a base di CBD, limitando notevolmente le categorie di prodotto che possono essere legalmente venduti nel paese.

Le nuove regole hanno classificato l’olio di CBD destinato all’ingestione orale come sostanza stupefacente, limitando così la sua vendita esclusivamente a farmacie autorizzate e solo su prescrizione medica. Questa decisione ha colpito duramente i produttori e i rivenditori di prodotti a base di CBD, che fino ad allora avevano beneficiato di un mercato relativamente libero e in espansione.

Nonostante le restrizioni sull’olio di CBD, altri prodotti a base di CBD rimangono accessibili, seppur sotto rigorose condizioni. I cosmetici contenenti CBD, per esempio, possono ancora essere venduti legalmente purché rispettino i requisiti della normativa cosmetica dell’Unione Europea, che esclude i narcotici dalle sostanze ammesse in tali prodotti. Ciò include creme, balsami e altri prodotti topici che non sono destinati all’ingestione.

Inoltre, prodotti come creme per la pelle e balsami possono contenere CBD se venduti come prodotti per uso esterno e non superano il limite di THC dello 0,2%, conformemente alle normative europee sui cosmetici. Questi prodotti devono anche essere chiaramente etichettati e non possono fare affermazioni mediche non verificate.

La situazione per i prodotti alimentari a base di CBD, come gli edibili e le bevande, è più complessa. In conformità con la regolamentazione europea sui “novel food”, questi prodotti richiedono una specifica autorizzazione prima di poter essere messi in commercio, un processo che può essere lungo e costoso.

Anche il settore del CBD per animali domestici, come i prodotti a base di CBD per cani, gatti e altri animali, dovrebbe continuare a poter operare senza problemi.

Le ultime regolamentazioni hanno inevitabilmente influenzato il modo in cui i consumatori e i pazienti accedono ai prodotti a base di CBD in Italia. Per coloro che cercano uno dei prodotti CBD che saranno ancora commercializzabili, l’opzione migliore rimane quello di affidarsi ad uno dei vari CBD shop disponibili online e non.

In conclusione, il mercato del CBD in Italia sta attraversando un periodo di notevole cambiamento. Mentre le restrizioni possono garantire prodotti più sicuri e regolamentati, esse pongono anche limiti significativi all’innovazione e alla disponibilità di questi prodotti. La situazione rimane in evoluzione e richiede una costante attenzione sia da parte di consumatori che da quella dei produttori, dato che le proteste degli addetti ai lavori sono costanti e potrebbero portare ad ulteriori cambiamenti da qui alle prossime settimane.

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