Home Attualità E’ morta Vera Rossi Gimignani, il ricordo della figlia Cristina: “Innamorata di Grosseto”

E’ morta Vera Rossi Gimignani, il ricordo della figlia Cristina: “Innamorata di Grosseto”

di Redazione
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Grosseto. E’ morta Vera Rossi Gimignani, madre della scrittrice e giornalista grossetana Cristina Gimignani

“Il funerale di mia madre, stamani a Sterpeto, si è svolto come lei avrebbe voluto: con gli amici di sempre, i parenti e il gagliardetto del 1947, anno della fondazione della federazione del Msi, dove mio padre giovanissimo s’iscrisse – dichiara Cristina Gimignani -. Mamma ha insegnato tutta la vita alle scuole medie, ai corsi di aggiornamento per docenti, ed era psicologa alle terme di Chianciano. Nata a Castiglione d’Orcia il 7 luglio 1936, perché mia nonna voleva partorire nella sua casa d’origine, dopo pochi mesi è venuta subito a Grosseto, perché i miei nonni erano proprietari dell’albergo ristorante Milano in corso Carducci, chiuso nel 1976. Siamo entrambe cresciute in una cucina, il mio nonno Guelfo era uno dei ristoratori più noti in una Grosseto che viveva dentro le Mura”.

“Donna paziente come altri mai, quando nell’ottobre del 1961 si sposò con mio padre, all’epoca braccio destro dell’onorevole Michelini, segretario del Msi, al matrimonio intervennero tutto il comitato centrale, da Almirante a De Marzio, e tutti i parlamentari dell’epoca – continua la giornalista -. Peccato che durante il viaggio di nozze la prima tappa fu Roma e mamma si dovette sorbire tutto il viaggio con Almirante, che parlava di politica con mio padre. Mamma è stata una leonessa, quando è morto mio padre, nel 1972, si è subito messa a lavorare, in un mondo dove essere la vedova di un missino non era una passeggiata di salute. Quando fecero le perquisizioni del ‘76, aveva il terrore che venissero anche da noi , ma siamo state risparmiate. Poiché mio padre, che è stato il primo coordinatore regionale della storia del Msi, doveva entrare in società nello studio legale di Giovanni Leone, quando morì, mamma si trovò di fronte alla possibilità di andare a Roma, dove avrebbe potuto rifarsi una vita. Ha invece scelto di restare a Grosseto , temendo per me: in quegli anni, Roma era una polveriera e non voleva correre il rischio che in seguito potessi finire in qualche ambiente estremista”.

“A Roma c’è venuta dopo, quando mi sono trasferita io. E si è trovata benissimo negli ambienti della destra romana, condividendo gli amici, da Altero Matteoli, amico da sempre di mio padre, Maurizio Gasparri, con cui rideva e scherzava e che è stato molto dispiaciuto per la sua scomparsa, Fabio Rampelli, il vicepresidente della Camera , che mi è stato vicino con il gruppo della Vecchia Colle Oppio, fino al senatore Gramazio e il Cis, il Centro studi sociali. Appassionata di tango, mamma frequentava la scuola di Tango ‘Blue moon’ , i cui maestri fondatori e proprietari, Tania e Luigi Bisello, sono stati per noi amici insostituibili. Ma soprattutto, mia madre era una vera signora e così vorrei che venisse ricordata. I miei genitori mi hanno insegnato l’impegno politico e l’amore per questa comunità, che stamani al cimitero di Sterpeto era presente – termina Cristina Gimignani – . Desidero ringraziare quanti mi sono stati vicini in queste tristi giornate, in un angosciante anno di lacrime e disperazione. Dai medici del Misericordia, che l’hanno curata con amore e dedizione, Mauro Breggia e Andrea Montagnani, agli amici e ai parenti tutti. Alle esequie hanno partecipato il caporedattore centrale di Gr Parlamento, Danilo Cretara, il vicesindaco Bruno Ceccherini, Mario Lolini, l’assessore Luca Agresti”.

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1 commento

Lucia Castellacci 3 Luglio 2024 | 16:26 - 16:26

Vera amava Grosseto e la vita.

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