Home Attualità “Festa del pane”: una giornata all’insegna della condivisione alla parrocchia del Crocifisso

“Festa del pane”: una giornata all’insegna della condivisione alla parrocchia del Crocifisso

di Redazione
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Grosseto. E’ stata davvero una bella mattinata quella che si è svolta sabato 15 giugno alla parrocchia del Ss. Crocifisso per la prima edizione della “Festa del pane”, un  evento organizzato dal centro di ascolto parrocchiale, al quale si è unita l’Azione Cattolica parrocchiale con altre persone della comunità e non solo.

“L’evento è nato per rispondere alla realtà di una comunità che, attraverso il suo centro di ascolto, si è resa conto di essere magnificamente multietnica e ha voluto creare un momento d’incontro, di conoscenza unendo tutti attraverso il pane, elemento alla base della vita di tutti i popoli e nazioni, in ogni latitudine e longitudine – si legge in una nota degli organizzatori dell’iniziativa –. L’idea è stata quella di creare incontri tra persone, comunità e popoli: se non ci si incontra e non ci si conosce ed i tanti pregiudizi che albergano dentro di noi rimarranno tali: l’altro non prenderà mai il volto di una persona con una storia di vita, non ci sarà chiaro che la storia di chi ci passa accanto, per tanti aspetti, è simile alla nostra. E’ fondamentale non ignorare il cambiamento, ormai realtà della nostra società, significa mettere la testa sotto la sabbia; se pochi anni fa le parrocchie erano popolate da persone della stessa nazionalità, adesso dobbiamo guardarci intorno e crescere assieme, insieme”.

“La giornata di sabato scorso, iniziata con l’allegria della banda cittadina, è stata memorabile, ma soprattutto ci ha ricordato che l’incontro fa bene, realizza, fa crescere, arricchisce chiunque lo stia vivendo. Hanno partecipato alla giornata persone delle molte zone del nostro territorio che vivono e lavorano nelle nostre realtà – continua il comunicato: dalla comunità moldava, a quella ucraina, da quella indiana, sudamericana, italiana, nigeriana, a quella marocchina e tunisina. Tanti Paesi diversi, tanti pani diversi esposti sui tavoli del giardino, alcuni molto semplici, altri davvero elaborati, prodotti preziosi e… quasi un dispiacere spezzarlo nel gesto dello scambio del pane. All’ora di pranzo, avendo portato anche del cibo della loro terra, abbiamo condiviso, pane e cibo, gioendo tra i colori caratteristici di ogni bandiera e ne sono usciti momenti conviviali di esperienza e di scambio. Abiti tradizionali, racconti della loro terra dei loro usi, costumi, canti, balli e poesie”.

“Siamo stati partecipi del perché la scelta dell’essere in Italia a lavorare, badanti, muratori, agricoltori con competenze del tutto differenti, ma uomini e donne di grande dignità – termina la nota -; racconti di lavoro, famiglia…la vita di tante persone si è intrecciata alla nostra, seppur costrette da gravi necessità, oggi orgogliose di aver trovato un luogo che ha dato loro la possibilità di nuove speranzose realtà”.

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