Home Attualità “Com.pa.i.o”: grazie al progetto di Cna la formazione entra nel carcere cittadino

“Com.pa.i.o”: grazie al progetto di Cna la formazione entra nel carcere cittadino

Al via due percorsi di qualifica per diventare potino curatore di interventi ortoflorovivaistici e operatore della lavorazione di prodotti panari, dolciari e da forno

di Redazione
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Grosseto. La formazione entra nella casa circondariale di Grosseto grazie al progetto “Com.pa.i.o – Competenze in panificazione interventi ortoflorovivaistici a Grosseto”, finanziato dalla Regione Toscana, sostenuto dal Comune di Grosseto e promosso da Cna Servizi, l’agenzia formativa di Cna Grosseto, in partenariato con Heimat, Cpia, cooperativa “Il Melograno”, e ideato in collaborazione con l’azienda sostenitrice Favilli srl.

Il progetto

Obiettivo dell’iniziativa, che ha visto l’adesione della casa circondariale di Grosseto, è quello di fornire una serie di competenze professionali alle persone che stanno scontando la loro pena detentiva, con l’obiettivo di favorirne il reinserimento sociale, rafforzando le politiche di inclusione e contrastando i fenomeni di discriminazione.

Sono due i percorsi formativi che saranno proposti, grazie anche alla collaborazione dei soggetti partner, pensati per formare due figure molto richieste dal mercato del lavoro: il potino curatore di interventi ortoflorovivaistici e l’operatore della lavorazione di prodotti panari, dolciari e da forno. I partecipanti, alla fine del percorso, potranno sostenere un esame e ottenere una certificazione delle competenze acquisite, spendibile sul mercato del lavoro.

“Crediamo molto in questo progetto – dichiara Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto –, che speriamo possa effettivamente contribuire al reinserimento di chi ha scontato una pena detentiva. La nostra associazione, insieme all’azienda Favilli e alla cooperativa il Melograno, cercherà di favorire questo ingresso nel mondo del lavoro. Colgo l’occasione per ringraziare la dottoressa D’Amico, per la collaborazione che ci ha dato a partire dalla fase di ideazione del progetto, le due imprese e tutti i partner che collaborano per l’organizzazione degli stage, fondamentali per acquisire le competenze previste”.

“Attraverso questo progetto – aggiunge Elena Dolci, ideatrice dell’iniziativa e responsabile di Cna Servizi – vogliamo rafforzare le politiche di inclusione e ci siamo posti l’obiettivo di favorire il reinserimento lavorativo di almeno 11 persone, grazie anche alla rete di imprese, artigiane e non, presenti sul territorio: un elemento importante da sottolineare, e per il quale ringrazio, è la grande collaborazione registrata da parte dei soggetti che abbiamo voluto coinvolgere in questa iniziativa”.

“Il progetto Com.Pa.i.o. consentirà ad alcuni detenuti della casa circondariale di Grosseto, opportunamente selezionati fra quelli che si presume permarranno in istituto il tempo necessario a completare il percorso formativo – spiega Eleonora D’Amico, responsabile dell’Area trattamentale della casa circondariale Grosseto -, di partecipare ad un’esperienza che non veniva realizzata da molti anni, ma che è di fondamentale importanza per consentire l’effettività della funzione rieducativa della pena. La maggior parte delle persone detenute nel carcere cittadino presenta un livello di scolarità molto basso, se non addirittura assente; vi è, inoltre, un’alta presenza di soggetti stranieri che poco conoscono la lingua italiana. Per cui, offrire la possibilità, in sinergia con gli altri partners istituzionali e del privato-sociale, di acquisire una formazione professionale effettivamente spendibile nel mondo del lavoro, e ancor più presso le aziende del territorio grossetano, costituisce un elemento che dà valore e qualifica il ruolo dell’istituzione penitenziaria nella città di Grosseto. Infine, considero fondamentale la collaborazione che questo progetto ci consente di instaurare con le aziende private coinvolte, in quanto la costruzione di una cittadinanza attiva ed educante si realizza più facilmente unendo le forze e l’impegno di tutti”.

I due percorsi formativi

I percorsi formativi avranno una durata di 252 ore ciascuno e saranno articolati in momenti di formazione teorica e attività pratica. Si svilupperanno, indicativamente, dal mese di maggio al mese di ottobre.

Il corso da “Potino curatore di interventi ortoflorovivaistici” permetterà ai corsisti di ottenere competenze per effettuare la potatura, utilizzando le tecniche più adeguate in base alle condizioni della pianta e alle condizioni fitosanitarie e ambientali. I partecipanti impareranno ad eseguire interventi tecnici e agronomici sulle coltivazioni, scegliendo il momento migliore per condizioni climatiche, stadio di sviluppo della coltivazione e condizioni fitopatologiche della coltivazione.

Con il percorso per “Operatori della lavorazione di prodotti panari, dolciari e da forno” i partecipanti impareranno a preparare materie prime, attrezzature e macchinari, provvedere alla lavorazione di paste di base, dolci elaborati, prodotti panari e prodotti sostitutivi del pane; un modulo sarà dedicato anche alla gestione degli ordini e al ricevimento, controllo e stoccaggio degli approvvigionamenti e delle derrate alimentari, nel rispetto degli standard di qualità e igiene previsti dalle norme.

Chi può partecipare

La direzione della casa circondariale, supportato dagli operatori incaricati dal progetto, individuerà tra i detenuti le persone in possesso dei requisiti richiesti. I candidati selezionati sosterranno poi un colloquio motivazione e psico-attitudinali. La collaborazione del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia) garantisce ai partecipanti il possesso delle competenze linguistiche necessarie per poter seguire il percorso formativo.

Nella foto, da sinistra: Elena Dolci e Anna Rita Bramerini (Cna Grosseto), Silvia Giannella (cooperativa Melograno), Eleonora D’Amico (casa circondariale di Grosseto), Luigi Favilli (azienda Favilli srl)

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