Grosseto.Avvicinare i giovani ai temi della legalità e della solidarietà: sensibilizzarli sull’importanza, prima ancora che la necessità, di valori fondamentali della società come il rispetto delle regole e la cultura della donazione del sangue.
DonatoriNati e QS15, di concerto con la Prefettura di Grosseto guidata dal Prefetto Paola Berardino, hanno organizzato per martedì 19 marzo un’iniziativa che ha coinvolto cittadini e istituzioni a tutto campo.
Chi dona il sangue, dona la vita: dalle 8, al centro trasfusionale dell’ospedale Misericordia di Grosseto, donne e uomini delle Forze dell’ordine, armate e del soccorso hanno effettuato la loro donazione, a testimonianza della prossimità delle istituzioni verso le proprie comunità.
“È importante dare ai giovani motivazioni profonde per consolidare la cultura della donazione del sangue, nel solco di quanto già coltivato dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco”, afferma Pier Luciano Mennonna, presidente di. DonatoriNati Toscana.
Un percorso pensato per coinvolgere tutti i cittadini: in piazza Duomo, lo svelamento della teca della Quarto Savona 15, l’auto di scorta dei poliziotti che proteggevano il giudice Falcone, morti con lui nella strage di Capaci.
Poi, nell’aula magna del Polo universitario, si è svolto un incontro con gli studenti delle classi quarte e quinte superiori, con relatori e testimonianze, tra le quali Tina Montinaro, vedova del capo scorta scomparso a Capaci, e quella del presidente nazionale di DonatoriNati della Polizia di Stato, Claudio Saltari, che ha fortemente voluto un protocollo d’intesa con la QS15, affinché memoria e solidarietà fossero le basi fondamentali della legalità da trasmettere alle future generazioni.
La Quarto Savona 15 resterà in piazza Duomo fino alle 17 del 19 marzo, per far sì che tutti i cittadini possano omaggiare la teca.
“Il termine legalità non significa solo stretta osservanza e rispetto delle norme giuridiche, ma anche di quelle comportamentali, che, pur non scritte, contribuiscono a renderci cittadini corretti e rispettosi verso la propria comunità. L’obiettivo della Quarto Savona Quindici è quello di trasmettere ai ragazzi e ragazze il senso del dovere che ha caratterizzato la vita e il sacrificio di uomini dello Stato, come mio marito Antonio Montinaro, morto per i profondi valori di legalità“, afferma Tina Montinaro, presidente di QS15.
Grande entusiasmo e accoglienza per l’iniziativa da parte dell’amministrazione comunale di Grosseto: “Legalità e solidarietà – sottolinea il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – sono due facce della stessa medaglia. Condurre una vita all’insegna di azioni legali significa essere pronti ad affrontare il mondo nella consapevolezza che nulla avremo da rimproverarci, perché sempre pronti a fare la cosa giusta, a credere nella cosa giusta, anche a morire, per la cosa giusta. Seguo da tempo l’attività di DonatoriNati, questa straordinaria associazione di donatori volontari della Polizia di Stato: grazie per quello che fate. Poter ospitare nella nostra città la teca della Quarto Savona Quindici è un onore e un’opportunità per ribadire, ancora una volta, l’importanza dello scegliere le istituzioni, la legalità, la vita”.
Il Tenente Colonnello Marzocchi, della Dia di Firenze, afferma: “Parlare oggi di legalità ed eroismo agli studenti, lontani per motivi anagrafici e geografici dalle stragi di mafia del ’92, serve a far capire che il sacrificio degli eroi non è stato vano”.