Grosseto. Venerdì 19 gennaio, nell’ambito del progetto sostenuto dal Centro servizi del volontariato toscano, dalle 9.30 alle 19.30, si terrà l’open day della Casa dell’auto mutuo aiuto in via Parini n. 7 a Grosseto. a difesa del ruolo di Casa Ama nella rete sociale grossetana. Il titolo della giornata è “Oasi presenta Casa”.
L’Oasi è l’associazione ombrello dei gruppi di auto mutuo aiuto di Grosseto e provincia, una rete di 12 gruppi che si occupano di tutte le problematiche della salute mentale; dalla solitudine alla depressione, all’ansia, alla psicosi, ai disturbi alimentari, ai problemi familiari.
Casa Ama è la sede di molti di questi gruppi. Per tutta la giornata i facilitatori dei gruppi saranno a disposizione degli interessati per mostrare le attività della struttura e verrà proiettato un video costruito da uno dei partecipanti allo “spazio sociale”.
Nel pomeriggio, alle 15.30, si terrà la conferenza stampa in cui verranno esposti ai giornalisti i motivi dell’iniziativa. Alle 16.00 seguirà una tavola rotonda con i rappresentati dei servizi socio-sanitari, delle istituzioni e delle altre associazioni “sorelle” con cui l’Oasi collabora.
Parteciperanno il presidente dell’amministrazione provinciale Francesco Limatola, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Grosseto, Sara Minozzi, la direttrice del Coeso, Tania Barbi, la responsabile del Servizio di salute mentale di Grosseto, la dottoressa Edvige Facchi, il presidente dell’Acat Grosseto Nord, Azelio Gani, il presidente dell’Acat Grosseto Green, Vittorio Cinelli, la cooperativa Uscita di Sicurezza con Elisa Grechi, l’Ama di Orbetello con Claudia Innocenti, Cittadinanza Attiva con Maria Platter. Per l’Oasi interverranno la presidente Roberta Cosimi e il dottor Giuseppe Corlito.
Il tema della tavola rotonda è il ruolo che Casa Ama svolge a Grosseto, garantendo a 30-35 cittadine e cittadini utenti di poter trovare sostegno per poter vivere autonomamente con un lavoro e un’abitazione supportata e con l’organizzazione attiva del tempo libero. Nell’ultimo anno si sono verificate difficoltà nel garantire il modesto finanziamento per far funzionare tutte le attività della struttura all’interno di un momento di difficoltà della rete dei servizi socio-sanitari della città, della regione e dell’intero Paese. Si tratta di avviare un percorso virtuoso per sottrarre una così importante struttura ai canali di finanziamento straordinari o solo per progetto.