Grosseto. Il Rotary Club Grosseto ha dedicato una serata al tema “L’amministrazione della giustizia in Italia tra luci e ombre“. Con un’ospite d’eccezione: Margherita Cassano, dal 6 marzo scorso nominata Primo presidente della Suprema Corte di cassazione, è la prima donna nella storia d’Italia a guidare l’organo al vertice della giurisdizione ordinaria.
Nel corso della serata, il presidente del Rotary Club Grosseto, Alessandro Antichi, ha proposto alcuni temi di discussione legati alla giustizia e all’attualità. «Questo – ha detto Antichi – è un momento in cui tutti si aspettano tanto dalla giustizia. Di contro, però, si registra un netto calo degli iscritti all’Ordine degli avvocati e alle facoltà universitarie di Giurisprudenza». E ha posto alla presidente Cassano alcuni interrogativi in merito all’incidenza del Pnrr sull’amministrazione e sui tempi della giustizia.
«Le sollecitazioni arrivate dall’Europa sono state estremamente utili – ha dichiarato Margherita Cassano – perché hanno dato uno scossone culturale molto forte alla magistratura, obbligando ciascuno di noi a sviluppare una cultura dell’organizzazione. Non è sufficiente saper scrivere bene le sentenze per essere un buon magistrato. É importante anche conoscere e avere a cuore il funzionamento degli uffici e quanto riusciamo a produrre in base al carico di lavoro che ci viene affidato. Ad esempio, in Corte di Cassazione avevamo un grande divario tra i tempi delle cause penali e delle cause civili. Riuscivamo già a definire una causa penale in quattro mesi, rispettando dunque perfettamente le previsione del Pnrr, ma non era così nel settore civile, dove l’assenza di organizzazione aveva portato ad accumulare le cause degli archivi: abbiamo avviato un processo di auto-riorganizzazione delle funzioni, accorpando tutte le cause in materie simili, evitando così i contrasti di giurisprudenza. È una riorganizzazione che sta diminuendo i tempi delle cause e in ogni caso è già un arricchimento per ogni magistrato, indotto a lavorare in una dimensione collegiale».
«Vogliamo rispettare gli obiettivi fissati dall’Europa per il 2026 – ha ribadito la presidente Cassano – e realizzare concretamente la visione di una giustizia al servizio del cittadino: non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con le aspettative e sull’esistenza delle persone e le tempistiche delle sentenze sono cruciali, in particolare quelle penali. È doveroso dare una risposta in tempi coerenti con quelli della commissione del reato».
La serata ha avuto come ospiti del Rotary Club di Grosseto il prefetto di Grosseto, Paola Berardino, il questore Antonio Mannoni, il procuratore Maria Navarro e il presidente dell’Ordine degli avvocati, Alessandro Oneto. Erano presenti anche numerosi avvocati grossetani, ospiti dei soci, che hanno animato il dibattito con domande e interventi.
Margherita Cassano
Margherita Cassano è in magistratura dal 1980, prima come sostituto procuratore alla Procura di Firenze, dove dal 1991 al 1998 è stata assegnata alla Direzione distrettuale antimafia. Dal 1998 al 2002 è stata Componente del Consiglio superiore della Magistratura, dove ha presieduto la sesta e la nona Commissione ed è stata membro della Sezione disciplinare. Rientrata in ruolo, ha svolto le funzioni di magistrato di appello destinato alla Corte di cassazione. Dal 2006 ha rivestito il ruolo di consigliere nella Prima sezione penale. Nel 2016 è stata nominata presidente della Corte di appello di Firenze, dove ha operato fino al luglio 2020, quando ha assunto l’incarico di Presidente aggiunto della Corte di cassazione e ha coordinato l’intero settore penale della Corte, assumendo la presidenza delle Sezioni unite penali e collaborando con il Primo presidente della Corte. È stata componente del Comitato scientifico del Csm per la formazione dei magistrati, membro della Commissione tecnica per l’accesso alle funzioni di legittimità, componente della struttura decentrata di formazione della Scuola della Magistratura presso la Corte di cassazione. Ha svolto anche attività di docenza in università, scuole di specializzazione universitarie per le professioni legali e seminari organizzati dal Csm e dall’Avvocatura.