Grosseto. Il 29 settembre la Polizia di Stato celebra il suo santo patrono San Michele Arcangelo.
Il programma
Per la commemorazione, che rappresenta un momento di festa e di riflessione al tempo stesso, domani saranno previsti due momenti: alle 9.00, in piazza Palatucci, alla presenza di un picchetto in armi, il Questore di Grosseto, Antonio Mannoni, deporrà, insieme all’Anps e al parroco per la benedizione, una corona d’alloro al cippo in onore e memoria dei caduti della Polizia; alle 10.00 sarà celebrata la tradizionale Santa Messa, officiata ne Duomo dal Vescovo Monsignor Giovanni Roncari.
La celebrazione liturgica si terrà alla presenza delle autorità locali, dei rappresentanti delle altre forze di Polizia, del personale dipendente della Polizia di Stato e dell’amministrazione civile dell’Interno, dei familiari delle vittime del dovere.
Nel corso della celebrazione religiosa sarà letta la “Preghiera a San Michele Arcangelo”: nella tradizione, San Michele è colui che combatte e sconfigge Satana e, per questa virtù guerriera e difensiva, San Michele è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949, in omaggio alla “lotta” che le donne e gli uomini della Polizia di Stato sono chiamati per tutelare e proteggere l’ordine pubblico, l’incolumità delle persone e la sicurezza dei cittadini, valori che trovano la sintesi proprio nel motto della Polizia di Stato “Sub Lege Libertas”.
In occasione della festa, nel pomeriggio seguirà, in Questura, il “Family Day”, consueto momento di scambio e di visita da parte dei familiari dei poliziotti, negli ambienti dove questi svolgono il loro lavoro al servizio della sicurezza della nazione e dei cittadini, per sentirsi partecipi della loro attività.