Grosseto. “La vita non si compra”: è questo il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Lega, che si svolgerà venerdì 23 giugno a Grosseto con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e l’opinione pubblica contro la pratica della maternità surrogata, più comunemente conosciuta come “utero in affitto”.
“Innanzitutto voglio ringraziare Gino Tornusciolo e Alessandro Bragaglia, consiglieri comunali della Lega, per gli atti che hanno presentato nell’assise cittadina contro la maternità surrogata – dichiara Claudio Pacella, segretario provinciale della Lega -. Il ricorso all’utero in affitto non ha aggettivi: è impensabile che questa pratica sia messa in atto per una questione di etica umana. E’ uno strumento classista, ad esclusivo utilizzo di persone che appartengono ai ceti sociali più facoltosi. E’ una nuova schiavitù con committenti ricchi. Ci sono ben tre risoluzioni del Parlamento europeo che sottolineano la pratica commerciale della maternità surrogata. Si tratta di una pratica aberrante”.
“In Italia, due recenti condanne della Corte Costituzionale condannano la maternità surrogata – sottolinea il segretario della Lega – perchè mina le relazioni umane. Il Consiglio comunale di Grosseto ha presentato un ordine del giorno affinché i due rami del Parlamento lavorino per approvare una legge contro l’utero in affitto. Si tratta di un reato universale, una delle peggiori pratiche che l’essere umano possa attuare. Mi auguro che il convegno possa sensibilizzare le coscienze, in particolare di quei cattolici che appartengono all’elettorato di centrosinistra.
E’ necessario tutelare la famiglia tradizionale A questo proposito, concludo facendo un appello ai cattolici: sono disposto a togliere il simbolo della Lega dalla locandina dell’iniziativa se tornano a tutelare quei principi su cui si basa la fede cristiana. La battaglia contro l’utero in affitto è un aspetto fondante del nostro partito e mi auguro che anche gli amici del Pd siano sensibili a questo problema etico, classista e sociale“.
“Venerdì 23 giugno vogliamo organizzare una giornata per la vita – sottolinea Gino Tornusciolo, consigliere comunale e responsabile organizzativo della Lega -. Ci sarà un gazebo in piazza Duomo in cui firmare a favore della proposta di legge contro la maternità surrogata e poi si terrà un convegno nella sala del Consiglio comunale a cui parteciperanno le associazioni che tutelano l’esistenza umana. Vogliamo aprire una discussione seria e e coinvolgere la città su quello che è il caposaldo dei diritti dell’umanità. Basti pensare che, con l’utero in affitto, la madre naturale non può nè vedere il bambino che ha fatto nascere, nè può allattarlo. Inoltre, una coppia può decidere di ‘rimandare indietro’ il bambino nato da una pratica così aberrante”.
“Il centrodestra già dal 2016 ha denunciato la pratica della maternità surrogata – aggiunge Alessandro Bragaglia, consigliere comunale e segretario intercomunale della Lega –. Noi ci opponiamo ad un mercimonio della donna e sottolineo che anche il centrosinistra dovrà votare alla Camera la proposta di legge contro l’utero in affitto, a maggior ragione i cattolici che fanno parte di questo schieramento. La maternità surrogata in Italia è un reato e viola la natura giuridica di un bambino”.
Il programma
Ecco il programma dell’iniziativa, in programma venerdì 23 giugno a Grosseto.
Dalle 15 alle 20, in piazza Duomo, sarà allestito un gazebo per firmare a favore della proposta di legge contro la maternità surrogata.
Dalle 18.30, nella sala del Consiglio comunale, si terrà un convegno introdotto e moderato da Claudio Pacella. Interverranno, l’eurodeputato della Lega Susanna Ceccardi, il giornalista Francesco Borgonovo, l’avvocato ed ex parlamentare Simone Pillon, il dottor Jacopo Coghe, dell’associazione ProVita e Famiglia, la professoressa Lina Pettinari, del Movimento per la Vita, Giulia Pilloni, dell’associazione D Aria, la dottoressa Carla Minacci, dell’associazione Crisalide.
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Iniziativa encomiabile, alla quale aderiro’