Grosseto. Venerdì 16 giugno si conclude a Grosseto il primo ciclo di iniziative del Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari (Sunia) per sollecitare le istituzioni a farsi carico del problema sociale della prima casa.
Dopo le partecipate assemblee tenutesi a Follonica e Orbetello, venerdì sarà la volta di quella di Grosseto – “Per il diritto dell’abitare. Per un diverso abitare sociale” – che si terrà alle 16 nella sala del centro sociale “I Saggi”, in via Enrico De Nicola 19.
L’assemblea
L’assemblea pubblica, aperta a chiunque voglia partecipare, sarà introdotta da Antonio Davide Terribile, segretario provinciale del Sunia, cui seguirà un intervento di Monica Pagni, segretaria della Camera del lavoro territoriale, per essere conclusa dal segretario nazionale del Sunia, Stefano Chiappelli (nella foto). All’incontro, oltre a inquilini e assegnatari di appartamenti di edilizia residenziale pubblica, sono stati invitati anche i sindaci dei Comuni di Grosseto, Roccastrada, Castiglione della Pescaia, Scansano, Campagnatico, Civitella Paganico, la direzione del Coeso e il consiglio di amministrazione dell’Edilizia provinciale grossetana.
«Il problema dell’accesso alla casa è oramai un’emergenza sociale e la misura è colma – spiega Antonio Terribile –. Lo abbiamo visto in occasione delle prime due assemblee a Follonica e Orbetello, dove tante persone hanno manifestato la loro esasperazione rispetto all’immobilismo di Governo e Parlamento, ma anche delle istituzioni locali. Il Sunia è impegnato in tutta Italia insieme a Uniat e Sicet in una grande mobilitazione per rimettere al centro dell’attenzione il problema dell’housing sociale. Il fatto che venerdì sia a Grosseto il nostro segretario nazionale Stefano Chiappelli, insieme alla segretaria della Camera del lavoro territoriale Monica Pagni, è la dimostrazione della rilevanza di questo tema e un riconoscimento al nostro impegno sindacale sul territorio».
La piattaforma sulla quale il Sunia sta aggregando le persone in vista di una manifestazione nazionale è molto articolata, ma sostanzialmente riguarda tre grandi temi. «Il primo obiettivo – sottolinea ancora Terribile – è ottenere dal Parlamento una nuova legge quadro nazionale sull’edilizia residenziale pubblica (Erp), perché è oramai dalla fine degli anni ’90 che in questo Paese non si fa più nulla per arginare il problema dell’emergenza abitativa e dare una risposta ai ceti deboli esclusi dall’accesso al bene primario dell’abitazione. Il secondo macro-obiettivo è quello di sbloccare investimenti nella manutenzione straordinaria di edifici e alloggi, che troppo spesso non vengono assegnati alle famiglie in graduatoria proprio perché fatiscenti. Infine, bisogna mettere nero su bianco una “carta nazionale dei diritti e dei doveri degli utenti e degli enti gestori”, per stabilire regole chiare e trasparenti sia nell’assegnazione degli appartamenti pubblici, sia rispetto agli obblighi degli assegnatari».