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Festa dei Carabinieri, il Comandante Adinolfi: “Grazie ai cittadini per la collaborazione”

di Redazione
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Grosseto. Ecco il discorso del Comandante provinciale dei Carabinieri, il Colonnello Giuseppe Adinolfi, pronunciato oggi pomeriggio durante le celebrazioni per l’anniversario dell’Arma. All’inizio, il Comandante ha ricordato Fausto Rochira, il carabiniere morto venerdì 2 giugno in un incidente, quindi ha stilato un bilancio dell’attività in provincia di Grosseto:

“Prima di dare inizio alla cerimonia, mi sia consentito di rivolgere un affettuoso pensiero alle popolazioni dell’Emilia Romagna, che pochi giorni orsono hanno patito lutti e sofferenze per la tragica alluvione che le ha così duramente colpite, e all’incessante lavoro che tutte le istituzioni svolgono per soccorrere, sostenere e risollevare le comunità di quei territori.

In questo giorno di festa per tutti i cCrabinieri d’Italia, il mio primo ringraziamento va ai cittadini di Grosseto e della provincia tutta che, per il tramite dei loro rappresentanti, il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il presidente della Provincia Francesco Limatola, qui presenti, ci ospitano nel ‘salotto buono’ della città, permettendoci di testimoniare al meglio l’orgoglio della nostra appartenenza alla schiera dei ‘Servitori dello Stato’.

Un saluto particolare a Sua Eccellenza il Prefetto di Grosseto, Dott.ssa Paolo Berardino, sotto la cui autorevole guida abbiamo inaugurato un nuovo modello di sicurezza pubblica, finalizzato a prevenire le emergenze attraverso il costante confronto con la società civile.

Un benvenuto a tutti i sindaci della Provincia che, senza eccezione alcuna, collaborano quotidianamente con le nostre Stazioni per la sicurezza dei territori.

Saluto S.E. il Vescovo di Grosseto, Pitigliano e Orbetello, Mons. Giovanni Roncari, per la diuturna vicinanza alla nostra comunità.

Dò il benvenuto al presidente del Tribunale, Cons. Laura Di Girolamo, al Procuratore della Repubblica, Cons. Maria Navarro, e a tutti i Magistrati degli uffici da loro diretti, con i quali percorriamo, nelle rispettive funzioni, il cammino – che mai si conclude – per il perseguimento di legalità e giustizia.

Un affettuoso saluto al Questore Antonio Mannoni e al Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Colonnello Nicola Piccinni, con i quali l’Arma condivide le responsabilità del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Un caloroso benvenuto ai nostri fratelli con le stellette, il Colonnello Filippo Monti, nella duplice veste di Comandante del 4° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare e del Presidio ,ilitare, cui rinnovo i più fervidi auguri per i primi 100 anni dell’Aeronautica Militare, il Colonnello Roberto Forlani, Comandante del glorioso Savoia Cavalleria, il Colonnello Salvatore Santone, Comandante dello storico Cemivet.

Un saluto ai parlamentari presenti e ai rappresentanti di istituzioni, enti, associazioni, che ci affiancano nel comune impegno al servizio del cittadino.

Un abbraccio affettuoso a chi ci ha preceduto indossando questa sacra uniforme, oggi tra le fila dell’Associazione nazionale Carabinieri, che tramanda il nostro voto di fedeltà alla patria di generazione in generazione.

Abbiamo attraversato anni caratterizzati dalla pandemia, dalla guerra – tornata nel continente europeo – crisi economiche e umanitarie, repentini cambiamenti climatici, ma sono e devono essere anche gli anni della ripresa e della resilienza, in cui l’Arma ha fatto la sua parte per le oltre 16.000 persone che, attraverso il 112 numero unico di emergenza, si sono rivolte ai nostri Comandi, cui si aggiungono gli oltre 33.000 cittadini che si sono recati presso le nostre caserme, le circa 32.000 pattuglie che hanno concretizzato la presenza dell’Arma sul territorio. Le 38 Stazioni, le due Tenenze e il posto fisso che rappresentano l’Arma della provincia, ci hanno consentito, al prezzo di 23 militari che hanno riportato lesioni in servizio, di procedere per oltre l’82% dei reati commessi, di cui ben 1.528 scoperti, con l’arresto di 126 e il deferimento a piede libero di 1.772 malviventi, oltre che contribuire con 3.600 uomini ai servizi di ordine pubblico per mantenere la sicurezza in tutti quegli eventi, piccoli e grandi, routinari o eccezionali, talvolta persino oltre i limiti della legalità, che cadenzano o che possono turbare la vita di una comunità.

Ma l’Arma, soprattutto in una provincia come la nostra, deve essere un organismo dinamico, che cerca di adattarsi continuamente alle mutevoli esigenze della domanda di sicurezza, ed è per questo che, con il coordinamento del nostro Prefetto, la collaborazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, l’Arma ha promosso il varo di un nuovo piano per il controllo coordinato del territorio per la città di Grosseto e le sue frazioni, oltre a predisporre l’organizzazione del servizio e gli orari di apertura al pubblico in maniera tale da favore quanto più possibile la presenza di personale sulle strade.

Inoltre, se il nostro Paese ha imboccato con decisione il sentiero del contenimento della spesa pubblica, del rinnovamento e della sostenibilità ambientale, l’Arma provinciale non si è certo tirata indietro: nell’ultimo anno sono stati varati la costruzione di nuove caserme a Punta Ala, Fonteblanda, Santa Fiora e Grosseto, l’ampliamento delle caserme di Scansano e Porto Santo Stefano, la ristrutturazione di quasi tutti gli altri edifici, l’acquisizione al Demanio di altre 6 caserme, operazioni che hanno complessivamente consentito un risparmio annuo per i cittadini di oltre 460.000 euro, cui si aggiunge una riduzione annua del 9% dei consumi energetici, attraverso operazioni di ‘relamping’ e produzione di energia da fonti rinnovabili.

A breve, l’intensa attività di contrasto alla criminalità svolta dall’Arma in provincia troverà una rappresentazione plastica nella consegna delle ricompense ai militari che si sono maggiormente distinti. Tuttavia, se talvolta i Carabinieri possono vestire i panni dell’’eroe’ per chi necessita del loro intervento, i veri eroi del quotidiano sono i cittadini, che ci aiutano e che ‘fanno i Carabinieri’ anche solo per un giorno, i nostri anziani e i nostri giovani. Pertanto, ai riconoscimenti al nostro personale, seguirà la simbolica premiazione di 2 cittadini che si sono distinti in occasione di un’attività con i Carabinieri; il Carabiniere che da più tempo serve nella provincia (perché i nostri alamari una volta indossati non si tolgono mai!); due gruppi di studenti appartenenti ad importanti realtà scolastiche del nostro territorio. A loro, alla popolazione tutta, va la nostra gratitudine per la fiducia che ogni giorno ci hanno accordato, una messaggio d’amore che ha attraversato la storia appunto per 209 anni e per il quale paghiamo volentieri anche un tributo di sangue, che in questa terra, in anni recenti, è stato incarnato da Antonio Santarelli e Alessandro Giorgioni, a cui va la nostra imperitura gratitudine.

In conclusione, mi rivolgo con un sentimento di autentica riconoscenza a tutti i Carabinieri della Provincia, qui idealmente schierati in ogni loro declinazione: dai Comandanti e Addetti alle Stazioni, passando per gli sciatori, le Unità navali e a cavallo, il Nucleo radiomobile, i cinofili, i reparti speciali, Carabinieri e operatori forestali, operatori delle centrali operative. Sono onorato di essere il vostro Comandante perché voi fate parte dell’orgoglio dell’Italia!

Viva l’Italia
Viva l’Arma dei Carabinieri”.

Poco prima dell’inizio della cerimonia in piazza Dante, all’interno della caserma del Comando provinciale dei Carabinieri, l’Anpi ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della lapide in ricordo del Tenente Canzanelli, a cui è intitolata la caserma, mentre il Prefetto Paola Berardino, accompagnato dal Comandante Adinolfi, ha deposto un omaggio floreale al cippo ai caduti dell’Arma.

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